lunedì 25 settembre 2017

La notte brava del soldato Jonathan di Don Siegel, film drammatico/thiller suggestivo, pieno di morbosità sia strisciante che esibita e con una violenza portata in scena con effetto straniante. Cast ottimo, a partire dall'attore feticcio di Siegel: Clint Eastwood

Oggi vi voglio parlare di un film di molti anni fa. Un film di un ottimo autore e regista, un thriller particolare, molto d'impatto.
Mi riferisco a La notte brava del soldato Jonathan di Don Siegel.
Ecco la recensione:





La notte brava del soldato Jonathan (The Beguiled) di Don Siegel del 1971. Con Clint Eastwood, Geraldine Page, Elizabeth Hartman, Jo Ann Harris, Darleen Carr, Mae Mercer, Pamelyn Ferdin, Melody Thomas, Peggy Drier, Patricia Mattick, George Dunn,Matt Clark. (105 min. ca.)
Il caporale nordista John McBurney (Eastwood) rimane ferito e viene trovato dalla piccola Amy (Ferdin) e portato nel collegio femminile nel quale vive, diretto da Miss Martha (Page). Lì, inizialmente, con qualche titubanza, viene curato a dovere e non mandato ai sudisti che l'avrebbero ucciso o messo in prigione. Però via via l'uomo diventa l'oggetto del desiderio sessuale di due ragazze, Edwina (Hartman) e Carol (Harris) e della stessa Martha (oltre che dell'interesse di Amy). L'uomo non disdegna la compagna di nessuna e, per colpa di queste attenzioni morbose e per la gelosia scatenatasi nel gruppo, avrà delle spiacevoli sorprese. 















Film drammatico-thriller con venature horror dai tre quarti in poi, basato sul romanzo omonimo di Thomas P. Cullinan. 
Onirico, visionario, sofisticato, elegantissimo (ma al contempo molto diretto, campestre), ma anche molto passionale, con esplosioni improvvise di sensualità, erotismo, doppi sensi e violenza. 
Visivamente è di impatto, con una scenografia e una fotografia peculiari, con un'illuminazione spesso data da candele, lampade ad olio. 
Cinico, sadico, crudele e cattivissimo, regala dei momenti inquietanti e stranianti (quasi come un Cane di paglia di Peckinpah, per intenderci). 
Ottimo il montaggio e l'uso delle dissolvenze. 
Il cast è quantomai perfetto. A partire la Clint Eastwood, attore feticcio di Siegel e davvero in parte. Affascinante, subdolo: si parteggia per lui e al contempo lo so detesta. Geraldine Page è una splendida perfida: odiosa. Le altre riescono a rendere bene l'idea della condizione di "cattività" e di lavaggio del cervello in cui versano. 
Un film particolarissimo, dai tempi dilatati ma che mantiene la tensione dall'inizio alla fine (la suspence va in crescendo addirittura) e un vero e proprio pugno allo stomaco (molte scene fanno stare male), quasi intollerabile. 
E una regia che sa utilizzare bene gli spazi, creando un clima di oppressione, pruriginoso. 
Notevole. 
In questi giorni è nelle sale L'inganno (in lingua originale il titolo è lo stesso, The Beguiled, nuovo rifacimento del romanzo diretto da Sofia Coppola). 


Voto: ***1/2/****







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?















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