venerdì 21 luglio 2017

Scoprendo Forrester di Gus Van Sant, film drammatico/di formazione che travalica più generi con sensibilità. Cast in parte

Oggi vi voglio parlare di un film di un bel po' di anni fa, ormai. Un film drammatico di un regista molto amato da critica e pubblico.
Mi riferisco a Scoprendo Forrester di Gus Van Sant.
Ecco la recensione:






Scoprendo Forrester (Finding Forrester) di Gus Van Sant 2000. Con Sean Connery, Rob Brown, F. Murray Abraham, Anna Paquin, Busta Rhymes, April Grace, Michael Pitt, Michael Nouri, Richard Easton. Bronx. (136 min. ca.)
Jamal Wallace (Brown), è un sedicenne di colore di grande talento sia nella scrittura che per quanto riguarda il basket e per questo gli viene assegnata una borsa di studio alla scuola privata Mailor-Callow di New York. Nel frattempo farà la conoscenza di William Forrester (Connery), un anziano signore che guarda sempre dalla finestra le sue partite di basket al campetto davanti casa. Faranno amicizia e l'uomo diventerà una sorta di maestro e mentore... 














Film drammatico e sorta di racconto di formazione. 
In questo caso Gus Van Sant realizza un film convenzionale, di maniera e diverso dal suo solito sperimentalismo e dalla bizzarria che lo contraddistingue. 
Ma lo fa a modo suo, è qui che viene il bello. Si prende tutto il tempo che vuole, usa dei tempi dilatati, gioca col ritmo narrativo e adopera i classici espedienti per commuovere e creare empatia col protagonista. 
Il tutto però in un modo delicato, misurato, sempre attento a non spingere troppo il pedale della lacrima facile. 
E, anche quando fa incursione in quel terriritorio ostico che è la commedia sportiva, sa come gestirla, la sfrutta per dire qualcos'altro, non è fine a se stessa. 
Il cast è in parte. Sean Connery è espressivo in un ruolo inconsueto. Rob Brown ha il piglio giusto per il ruolo del protagonista: un po' timido, un po' riflessivo. Busta Rhymes è una spalla azzeccata. F. Murray Abraham è sempre un cattivo convincente.
Un film che aveva avuto molto successo alla sua uscita (si sa che le pellicole che "insegnano" a cogliere le occasioni à la L'attimo fuggente* attraggono il pubblico), che sa attraversare più generi (anche il teen movie, volendo) senza essere troppo banale e prevedibile, nonostante qualche forzatura qua e là. 
Citazionista ma con sensibilità. Piacevole. 
Da vedere. Consigliato. 


Voto: ***






Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?














Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata

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