mercoledì 7 giugno 2017

Dreamgirls di Bill Condon, film musicale/drammatico - tratto dall'omonimo musical di Broadway datato 1981 - dall'impianto classico ma d'atmosfera, con bravi attori (e soprattutto brave cantanti)

Oggi vi voglio parlare di un film di qualche anno fa. Un film musicale davvero ben realizzato e ben recitato.
Mi riferisco a Dreamgirls di Bill Condon.
Ecco la recensione:






Dreamgirls di Bill Condon del 2006. Con Jamie Foxx, Beyoncé Knowles, Eddie Murphy, Danny Glover, Anika Noni Rose, Keith Robinson, Jennifer Hudson, Sharon Leal, Hinton Battle, John Lithgow, John Krasinski, Jaleel White, Laura Bell Bundy. (131 min. ca.)
L'ascesa, il successo e il tramonto delle Dreamettes, un gruppo fittizio ispirato alle Supremes (che aveva come voce Diana Ross), quindi composto da ragazze afroamericane che cantano soul, R&B e pop. 













Interessante film musicale (e finta autobiografia, per l'appunto) - tratto dall'omonimo musical di Broadway del 1981 - dai numeri ben coreografati, uno il continuo dell'altro, con un bel montaggio, una bella fotografia, un'attenta composizione dell'immagine, ottime scenografie e una ricerca ambientale/stilistica (anche dei costumi) rigorosa. 
Ed ovviamente una colonna sonora accattivante, con alcune canzoni diventate degli "standard". 
Il cast è azzeccato. Beyoncé non sarà una grande attrice, ma ha la giusta presenza scenica e la sua Listen parla da sola. Jamie Foxx - due anni dopo aver vinto l'Oscar per il ruolo in un altro film musicale/biografico, quello su Ray Charles - è sempre bravissimo, espressivo e in parte nell'interpretare - questa volta - il manager opportunista. Bello trovare Eddie Murphy in una parte inconsueta e canterina. Danny Glover è altresì impeccabile. Però la vera rivelazione è (la sfortunata, per quanto riguarda la sua vita privata) Jennifer Hudson: alcune sue performance sono da applauso a scena aperta (And I'm telling you, I Am Changing, One Night Only). La sua recitazione è coerentemente ai toni dell'opera, sopra le righe, ma ciò non ne pregiudica la qualità. 
Un film dall'impianto classico, molto rigoroso, un po' schematico e prolisso, che cade nel melodrammatico, nello stucchevole - anche i testi dei brani, seppur con significato intrinseco, si rivelano spesso patetici - e nell'autocelebrativo. 
Tuttavia Bill Condon, regista degli ultimi due Twilight, riscattatosi con il recente grande successo de La Bella e la Bestia* in live action, dimostra di saperci fare, di sapere gestire un'opera piuttosto complessa ed ambiziosa, molto d'atmosfera. Insomma, le pellicole musicali sono il suo forte, è appurato. 
Onesto. 
Da vedere. Consigliato.


Voto: ***





 Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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