lunedì 27 marzo 2017

Solo Dio perdona di Nicolas Winding Refn, film drammatico/thriller dai tempi dilatati, lenti movimenti di macchina e una fotografia meravigliosa. D'atmosfera, suggestivo, particolarissimo

Oggi vi voglio parlare di un film di pochi anni fa. Un film particolare, fuori dagli schemi, di un regista-autore amato da una fetta di pubblico e critica, ma forse troppo snobbato in generale.
Mi riferisco a Solo Dio perdona di Nicolas Winding Refn.
Ecco la recensione:




 
Solo Dio perdona (Only God Forgives) di Nicolas Winding Refn del 2013. Con Ryan Gosling, Kristin Scott Thomas, Vithaya Pansringarm, Tom Burke, Rhatha Phongam, Gordon Brown, Byron Gibson, Sahajak Boonthanakit. (90 min. ca.)
A Bangkok due fratelli gestiscono un club di box e spacciano droga. Billy (Burke), il maggiore dei due, viene ammazzato dopo aver stuprato ed ucciso una sedicenne. A quel punto intervengono il fratello Julian (Gosling) e la madre dei due (Scott Thomas) per vendicarne la morte.












Film drammatico/thriller dai dialoghi scarnissimi (viene ricordato soprattutto per la domanda che pone Julian al poliziotto/assassino: Wanna fight?), dai tempi dilatati, dai lenti movimenti di macchina. Succede tutto e niente, tra violenza esplicita e quasi intollerabile e grandi riflessioni.
La monoespressività, il suo essere sempre quasi impassibile, qui sono al servizio della trama e dei toni dell'opera. C'è anche una Kristin Scott Thomas inedita, veramente perfida. Refn riesce a mettere in piedi un film dal grande fascino ed atmosfera, come sempre molto sofisticato nella fotografia, nei colori, nella composizione d'immagine: visivamente è d'impatto (non quanto The Neon Demon* ma ci stava arrivando).
Ma, diversamente a quanto si potrebbe credere, anche emotivamente è un bel pugno allo stomaco. Non tutto è perfetto, eppure Refn dimostra di saper fare un cinema molto personale, diverso dal solito, ispirandosi ad un certo tipo di pellicole e di maestri.
Il cinema di Refn è un'esperienza, bisogna dirlo. Tra l'altro, non si perde neanche in lungaggini, quindi non è di così difficile fruizione (non fosse per i contenuti, certo).
Da vedere. Consigliato.


Voto: ***






Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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