mercoledì 22 marzo 2017

Come diventare grandi nonostante i genitori di Luca Lucini, commedia prodotta dalla Walt Disney Company Italia (già questo la dice lunga). È un film pseudo educativo e pseudo musicale pessimo sotto tutti i punti di vista. Anche il finale "leggermente" a sorpresa non aiuta. #DavidDiDonatello

Oggi vi voglio parlare di un film recente. Un film italiano veramente osceno, ma rivolto ad un determinato pubblico, quindi... colpa mia che sono andata a guardarlo.
Mi riferisco a Come diventare grandi nonostante i genitori di Luca Lucini.
Ecco la recensione:





Come diventare grandi nonostante i genitori di Luca Lucini del 2016. Con Giovanna Mezzogiorno, Paolo Calabresi, Margherita Buy, Matthew Modine, Paolo Pierobon, Leonardo Cecchi, Federico Russo, Eleonora Gaggero, Beatrice Vendramin, Saul Nanni, Emanuele Misuraca, Chiara Primavesi, Toby Sebastian, Sergio Albelli, Ninni Bruschetta, Giovanni Calcagno, Roberto Citran, Francesca De Martini, Sara D'Amario, Gabriella Franchini, Elena Lietti, Aglaia Mora, Federico Russo. (90 min. ca.)
Dei liceali decidono di partecipare ad un concorso per giovani gruppi musicali contro il volere dei genitori e della preside (Buy). Riusciranno anche a trovare un produttore (Modine) e a far ricredere tutti.






Film prodotto dalla Walt Disney Company Italia e basato sulla serie comedy Alex & Co. targata Disney Channel.
Il risultato è una specie di High School Musical più nostrano (ma l'ambientazione è simile alle scuole americane. Quale scuola italiana ha uno studio di registrazione con strumenti, ecc...?) e stucchevole allo stesso modo, ma forse anche più patetico.
L'intento pedagogico con moralina semplice semplice è irritante.
La storia procede in maniera macchinosa e, anche se il finale vorrebbe essere a sorpresa, lascia comunque basito lo spettatore.
La sceneggiatura (scritta da Nunziante. Ricordate un certo Checco Zalone?) è piena zeppa di cliché e ingenuità sconvolgenti.
Il cast è sprecato. Se la performance dei ragazzini è decisamente - e prevedibilmente - amatoriale, troviamo attori del calibro di Margherita Buy, Giovanna Mezzogiorno, Roberto Citran. E, Matthew Modine! Sì, proprio lui sempre così espressivo ed in gamba a prendere parte ad un prodotto del genere (dice anche qualche frase in italiano).
Le "meravigliose" canzoni sono quanto di più terribile si possa ascoltare (I Can See the Stars è candidata per un David di Donatello).
Un film per un determinato tipo di target, ma che mette imbarazzo chi lo sta guardando. Definirlo agghiacciante è fargli un complimento.
Sconsigliatissimo.


Voto: *





 Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











  
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