sabato 18 febbraio 2017

#Oscar2017 #AcademyAwards2017 - Vi presento Toni Erdmann di Maren Ade, commedia drammatica tedesca che parla di un rapporto padre-figlia particolare ed è un inno a prendere la vita con leggerezza, a cercarne sempre il lato buffo. Bravi gli attori. Candidato all'Oscar per il Miglior Film Straniero

Oggi vi voglio parlare di un film recente. Un film tedesco piuttosto bizzarro candidato all'Oscar per il Miglior Film Straniero.
Mi riferisco a Vi presento Toni Erdmann di Maren Ade.
Ecco la recensione:






Vi presento Toni Erdmann (Toni Erdmann) di Maren Ade del 2016. Con Peter Simonischek, Sandra Hüller, Lucy Russell, Trystan Pütter, Hadewych Minis, Vlad Ivanov, Sava Lolov, Ingrid Burkhard. (162 min. ca.)
Ines (Hüller) è una donna in carriera seriosa, anafettiva, sempre in giro per lavoro. Il padre Winfried Conradi (Simonischek) è un anziano ex insegnante di musica che scherza in continuazione, arrivando perfino ad usare un buffo travestimento. Andando a trovare la figlia in trasferta, Winfried coinvolgerà - volente o nolente - lngrid... 










Commedia drammatica molto pacata, che riesce a fare entrare piano piano lo spettatore nella vita dei protagonisti (a cui ci si affeziona). Una vita di routine, semplice, anche un po' noiosa e, soprattutto, solitaria. Non succede praticamente nulla, eppure succede tutto. 
La regista sa gestire i tempi in modo impeccabile, tanto che le due ore e quarantadue non pesano, riuscendo a dirigere gli attori talmente bene da renderli credibili nella parte di padre e figlia dal rapporto freddo, quasi inesistente. 
Peter Simonischek e Sandra Hüller sono perfetti. In particolare lei ha una spontaneità incredibile e il cambiamento del suo personaggio è reso gradualmente, in modo però altrettanto naturale. Dall'umorismo sottile e dalla malinconia latente, ha tre o quattro scene eccezionali e inaspettate. 
Un film che parla di rapporti familiari, ma che è anche un inno all'anticonvenzionalità, al prendere la vita con leggerezza, rompendo i tabù di una società che ci vuole sempre perfetti e a lasciarsi andare. Con un finale che lascia perplessi (ma d'altronde è un'opera bizzarra, c'era da aspettarsi una mossa simile). 
Particolare e coinvolgente, delicato ma incisivo (se si sta al gioco). 
Presentato a Cannes, è candidato all'Oscar per il Miglior Film Straniero. Da vedere. Consigliato. 


Voto: ***






Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento