domenica 8 gennaio 2017

Il buio nell'anima di Neil Jordan, thriller/dramma di una donna che decide di farsi giustizia da sola dopo un avvenimento che l'ha scossa e turbata nel profondo. Un'ottima Jodie Foster per un film altalenante ma d'impatto



Oggi vi voglio parlare di un film di un po' di anni fa. Un film di un bravo regista con un bel cast che forse stride in alcuni punti, ma resta d'impatto.
Mi riferisco a Il buio nell'anima di Neal Jordan.
Ecco la recensione:





Il buio nell'anima (The Brave One) di Neil Jordan del 2007. Con Jodie Foster, Terrence Howard, Naveen Andrews, Nicky Katt, Mary Steenburgen, Jane Adams, Zoë Kravitz. (122 min. ca.)
Erica Bain (Foster), neyorkese, è una speaker radiofonica fidanzata e innamoratissima di David (Andrews), un medico di origini indiane. Durante una passeggiata serale col cane, i due vengono sorpresi da dei malviventi che li istigano, li derubano e li picchiano a sangue, arrivando ad uccidere David. Dopo essere uscita dal coma, distrutta non tanto fisicamente quanto psicologicamente, con un gran vuoto e della rabbia pronta ad uscire, Erica, inascoltata dalle autorità, decide di farsi giustizia da sola, vendicandosi su tutti i delinquenti che si trova davanti e la provocano. Il detective Sean Mercer (Howard), che già la conosceva per via della radio e che per lei nutre una certa simpatia, comincia a starle dietro come amico... 

















Thriller/dramma ad alto tasso di violenza (la scena delle bastonate nel sottopasso è scioccante, atroce, un pugno nello stomaco. Forse un po' troppo, ma arriva al punto e al nocciolo della questione) e che fa porre allo spettatore delle domande sulla vendetta personale (fai da te). 
Di certo mette in cattiva luce la polizia americana e la stessa New York ne esce a pezzi. L'irlandese Jordan sa giocare bene su più livelli, sa mescolare più generi, osa. 
Il problema è che in alcuni casi la vicenda pare telefonata, con la protagonista - una giustiziera della notte - infallibile, fin troppo determinata. Per non parlare del finale alquanto inverosimile. 
Eppure qualcosa di buono c'è. Ossia la resa psicologica (anche visiva) dei personaggi, la loro introspezione: sono caratterizzati benissimo, non c'è che dire. Inoltre alcuni momenti sono di una dolcezza estrema e contrastano (ma in modo positivo) rispetto al resto. Una delicatezza che punta probabilmente alla commozione, ma che cinematograficamente è valida. 
Il cast è molto in parte. Jodie Foster regala forse una delle più belle e sottovalutate performance, fatta di posture trattenute, sguardi velati e pieni di risentimento. Fragile ma forte (e disturbata, paranoica) al contempo. Davvero convincente. Terrence Howard è perfetto nei panni del poliziotto (infatti è specializzato in questo ruolo nelle serie tv): espressivo, efficace, credibile. 
Un film che ha qualche pecca di ritmo qua e là (sembra non arrivare mai al dunque e la fine è per l'appunto tirata via oltre che banalotta), che pare fine a se stesso e affronta un tema importante con la leggerezza di un thrillerino. 
Tuttavia appassiona, coinvolge. Ottima la colonna sonora di Dario Marianelli. 
Da vedere per curiosità. Consigliato. 


Voto: ***







Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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