venerdì 27 gennaio 2017

ANTEPRIMA #Oscar2017 #AcademyAwards2017 - La battaglia di Hacksaw Ridge di Mel Gibson, film di guerra/biografico dall'impianto classico. Solido, di grande impatto emozionale e visivo. Con un protagonista azzeccato

Oggi vi voglio parlare di un altro film in anteprima. Un film di un regista e attore molto criticato per la sua condotta di vita e le sue idee, nonché per i contenuti e le immagini forti all'interno dei suoi lavori. Quest'ultimo è davvero valido.
Mi riferisco a La battaglia di Hacksaw Ridge di Mel Gibson.
Ecco la recensione:






La battaglia di Hacksaw Ridge (Hacksaw Ridge) di Mel Gibson del 2016. Con Andrew Garfield, Vince Vaughn, Sam Worthington, Luke Bracey, Hugo Weaving, Ryan Corr, Teresa Palmer, Rachel Griffiths, Richard Roxburgh, Luke Pegler, Richard Pyros, Ben Mingay, Firass Dirani. (131 min. ca.)
La storia vera di Desmond T. Doss (Garfield), obiettore di coscienza di fede avventista che ad Okinawa, durante la seconda guerra mondiale, si oppose con tutto se stesso all'uso delle armi. Prestando invece soccorso ai feriti, riuscì a salvare settantacinque persone. 














Film biografico/di guerra dall'impianto classico ma con lo stile crudo tipico del regista, che non risparmia nulla alla vista dello spettatore (sangue, arti e corpi mozzati, corpi in diverse condizioni, ratti, ecc...). 
Inizia come una semplice biografia, alternando durante la prima ora scene di battaglia, per l'appunto, ad altre più da polpettone amoroso. Il tutto però viene stemperato dalla drammaticità della vicenda. La bontà di cuore del protagonista fa commuovere durante una scena in particolare (notturna, sempre sul campo di battaglia): dolcissima, da brividi. 
Dalle sequenze di guerra eccezionali per come sono state girate, con una verosimiglianza impressionante (visivamente ed emotivamente di impatto), l'ultima ora è al cardiopalma, lascia senza fiato, stremati e scossi come lo stesso Doss. 
Il cast è ottimo. Andrew Garfield (che ritroviamo anche nel ruolo del padre gesuita in Silence* di Martin Scorsese) si presta bene al ruolo di ragazzo per bene, devoto e fermo nel suo credo. Interpretazione sentita e toccante. Giusta la nomination all'Oscar. Vince Vaughn è convincente nei panni del Sergente duro e severo (stereotipato, sì) che poi si ravvede. Anche Sam Worthington ha il piglio giusto. Hugo Weaving, nel ruolo del padre alcolizzato e violento, è in gamba, come sempre: bravo caratterista. 
Un film solido con una colonna sonora maestosa e pomposa che si confà al genere (sa di già sentito, ma non è un difetto) che parla di carità cristiana e di questa figura quasi insolita e anticonformista. Potrà far storcere il naso, potrà sembrare a tratti retorico, a tratti troppo patriottico, ma coinvolge e appassiona come poche altre pellicole di guerra hanno saputo fare. 
Ha un ritmo sempre teso, non molla un attimo la presa, sa bilanciare i toni senza mai sorpassare il buon gusto. Potente e devastante. Una gran bella sorpresa. 
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo. 
(Candidato, meritatamente, a sei premi Oscar). 


*Mia recensione
Voto: ***1/2








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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