venerdì 4 novembre 2016

Fucking Åmål - Il coraggio di amare di Lukas Moodysson, film a tematica omosessuale ambientato nella Svezia di fine anni '90. Coraggioso, schietto, mai melenso, riesce a raccontare con naturalezza una storia delicata

Oggi vi voglio parlare di un film di un po' di anni fa. Un film a tematica omosessuale molto coraggioso (soprattutto perché incentrato su ragazzini).
Mi riferisco a Fucking Åmål - Il coraggio di amare di Lukas Moodysson.
Ecco la recensione:





Fucking Åmål - Il coraggio di amare (Fucking Åmål) di Lukas Moodysson del 1998. Con Alexandra Dahlström, Rebecka Liljeberg, Erica Carlson, Mathias Rust, Stefan Hörberg, Josefine Nyberg. (89 min. ca.)
Svezia, fine anni '90. Agnes (Liljeberg) è una ragazza di sedici anni solitaria, senza amici, derisa per le voci che girano sulla sua presunta omosessualità. Ed è vero, Agnes è lesbica ed è innamorata di Elin (Dahlström), una sua compagna di scuola molto popolare e considerata facile da tutti. Quello che però non sa è che Elin è confusa riguardo la sua sessualità. Una "festa" le farà conoscere meglio ed anche Elin ricambierà il suo amore. I timori di quest'ultima freneranno, inizialmente, il rapporto. 











Teen movie-sentimentale molto coraggioso per l'epoca. Racconta con naturalezza e con un linguaggio semplice (da giovani) la storia normale di due ragazzine alle prese con il loro coming out. 
Perché è vero che c'è una "relazione" fra le due, ma l'elemento più rilevante è la scoperta e l'uscire fuori dall'armadio, allo scoperto, contro tutto e tutti. 
Bel cast. Le attrici sono brave, anche loro credibili nella loro genuinità. 
Grezzo registicamente, sincero, con uno stile a metà tra un Christiane F. - Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino* e un Il tempo delle mele* (compresi i genitori alternativi), è un film schietto, talvolta ingenuo (ma è coerente con l'ambiente descritto), che sorprende nel riuscire a dire le cose senza girarci troppo attorno e soprattutto nel metterle in scena senza imbarazzi. Anche quando le cose sembrano troppo forzate, il tocco svedese - misurato - raggira il pericolo di melensaggini o scene strappalacrime e patetiche. 
Bella scelta dei brani che compongono la colonna sonora. 
Da vedere (anzi, magari da mostrare nelle scuole, è educativo). Consigliato. 

*Mie recensioni
Voto: ***1/2 









Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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