venerdì 28 ottobre 2016

Anna Karenina di Joe Wright, rivisitazione del classico di Lev Tolstoj in chiave eccentrica, talvolta surreale e molto affascinante. Il prosciugamento della trama (che diventa scarna) rende tutto un po' troppo meccanico, poco appassionante a dispetto dell'aspetto visivo

Oggi vi voglio parlare di un film piuttosto recente. Un film di bravo regista che si è imposto in questi ultimi anni.
Mi riferisco a Anna Karenina di Joe Wright.
Ecco la recensione:






Anna Karenina di Joe Wright del 2012. Con Keira Knightley, Aaron Johnson, Jude Law, Matthew Macfadyen, Kelly Macdonald, Domhnall Gleeson, Alicia Vikander, Michelle Dockery, Emily Watson, Eros Vlahos, Olivia Williams, Holliday Grainger, Hera Hilmar, Ruth Wilson, Bill Skarsgård, Cara Delevingne. (130 min. ca.)
Rivisitazione del romanzo omonimo di Lev Tolstoj. 

























Wright ama mettere in scena i classici. 
In questo caso propone una versione bizzarra e surreale per l'impianto visivo dal forte impatto, con i fondali scenografici che cambiano nel bel mezzo dell'azione, creando un effetto di straniamento, come se fosse teatro nel cinema. 
Ottima la fotografia, eccellente l'uso delle luci (alcuni fotogrammi sembrano dei dipinti impressionisti), meravigliosi gli ambienti e i costumi. 
Tutto è molto curato nel minimo dettaglio, ogni movimento - con la conseguente ripresa - è studiato, coreografato. Inoltre, si riscontra anche qui lo stile tipico del regista: la trama viene prosciugata, viene resa priva di orpelli, meno complicata, più semplice da seguire in tutti gli snodi e vicissitudini. Un modo originale di concepire la narrazione, che si aggancia alla perfezione visiva. 
Eppure il risultato potrebbe sembrare freddo, un po' meccanico e poco appassionante (anche se il montaggio e le musiche di Dario Marianelli creano il giusto pathos e in più di un punto l'opera vibra di audacia e sensualità). 
Il cast è abbastanza in parte, anche se Keira Kightley abbonda troppo di espressioni facciali non richieste (appare come sempre smorfiosetta). Gli altri sembrano esserci e non esserci. Forse il bravo - e riscoperto ultimamente - Domhnall Gleeson riesce ad essere più dentro al personaggio. 
Un film surreale, quasi onirico, ricco di fascino, elegante e sofisticato che, in qualche momento, pare più un bell'esercizio di stile o uno spot pubblicitario. Però riesce ad accostare il classico al moderno e il linguaggio è fruibile, non risulta pomposo. Da vedere. Consigliato. 


Voto: ***






 Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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