mercoledì 27 luglio 2016

CULT - Novecento (Atti I e II) di Bernardo Bertolucci, affresco storico di una parte di Italia alle prese con le miserie della guerra, il lavoro nei campi. Suggestivo, duro, violentissimo, con un cast di eccellenze e una colonna sonora indimenticabile

Oggi vi voglio parlare di un film di parecchi anni fa. Un film italiano, considerato un cult, di un grande autore/regista.
Mi riferisco a Novecento di Bernardo Bertolucci.
Ecco la recensione:





Novecento (Atti I e II) di Bernardo Bertolucci del 1976. Con Robert De Niro, Gérard Depardieu, Burt Lancaster, Donald Sutherland, Dominique Sanda, Alida Valli, Sterling Hayden, Stefania Sandrelli, Laura Betti, Werner Bruhns, Ellen Schwiers, Anna Henkel, Romolo Valli, Stefania Casini, Francesca Bertini, Anna Maria Gherardi, Paolo Pavesi, Tiziana Senatore, Paulo Branco, Giacomo Rizzo, Antonio Piovanelli, Liù Bosisio, Maria Monti, Roberto Maccanti, José Quaglio, Pippo Campanini, Patrizia De Clara, Fabio Garriba, Sergio Serafini, Carlotta Barilli, Allen Midgette, Odoardo Dall'Aglio, Salvatore Mureddu, Catherine Kosac, Mimmo Poli, Clara Colosimo, Angelo Pellegrino, Pietro Longari Ponzoni. (310 min. ca.)
Storia di tre generazioni dell'Emilia Romagna che devono fare i conti con la povertà, la miseria della guerra, la violenza fascista. E la storia dell'amicizia tra Alfredo Berlinghieri (De Niro) e Olmo Dalcò (Depardieu), cresciuti insieme ma di diversa estrazione sociale. 



























Cult e affresco storico di un'Italia diversa che si fondava veramente sul lavoro (nei campi) e sul sacrificio. 
Duro, violento, in alcuni casi quasi - e volutamente - gratuito (le scene con i gatti coinvolti, uccisione di un maiale e altre ancora più forti), riesce con semplicità a narrare la storia. 
Seppur con qualche lungaggine, non è mai pesante. I tempi sono dilatati, riflessivi, la lunghezza potrebbe essere una discriminante, eppure è tutto orchestrato bene, niente sembra superfluo. 
La recitazione (bilingue, in italiano e inglese) è sopra le righe, da melodramma, ma che performance eccellenti: il cast è quanto mai azzeccato. Ovviamente si distinguono Robert De Niro e Gérard Depardieu, carismatici, affiatati. Ma Donald Sutherland, Attila, il fattore fascista, rimane impresso per la sua cieca cattiveria. Grande interpretazione. Inquietanti Laura Betti e soprattutto Alida Valli. Molto tenera Stefania Sandrelli, strvagante, come doveva essere, Dominique Sanda. Ma sono bravi tutti, anche i bambini e le comparse del posto (Parma, Reggio Emilia, Mantova...). 
Un film malinconico, tristissimo, lirico, con ambiantazioni perfette e suggestive, una fotografia evocativa, da dipinto. E la colonna sonora indimenticabile di Ennio Morricone. 
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo. 


Voto: ****/****1/2









Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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