mercoledì 1 giugno 2016

Angel Heart - Ascensore per l'inferno di Alan Parker, poliziesco/thriller con venature horror. Macabro, angosciante, visivamente di impatto. Mickey Rourke e Robert De Niro duettano istrionicamente: un'interpretazione memorabile per entrambi

Oggi vi voglio parlare di un film di parecchi anni fa orami. Un film che mescola il thriller con l'horror, diretto da un grande regista.
Mi riferisco ad Angel Heart - Ascensore per l'inferno di Alan Parker.
Ecco la recensione:




 
Angel Heart - Ascensore per l'inferno (Angel Heart) di Alan Parker del 1987. Con Mickey Rourke, Robert De Niro, Lisa Bonet, Charlotte Rampling, Stoker Fontelieu, Brownie McGhee, Dann Florek, Michael Higgins, Kathleen Wilhoite, Pruitt Taylor Vince. (113 min. ca.)
New York, 1955. Harry Angel (Rourke), un detective privato, viene incaricato da Louis Cyphre (De Niro), un uomo oscuro ed inquietante, ad investigare sulla scomparsa di un certo Johnny Favorite, un cantante jazz sfigurato al volto e scomparso dodici anni prima dall'ospedale in cui era ricoverato. Angel dunque si ritroverà a New Orleans, tra riti voodoo, omicidi a catena, strane visioni. 


















Poliziesco/thriller con venature horror tratto dal romanzo di William Hjortsberg Falling Angel
Girato benissimo, con immagini di grande impatto (visivo e psicologico) e davvero paurose, terrificanti. Ottimo il montaggio che, insieme agli effetti audio, creano ansia nello spettatore. 
Perfette la cornice, le ambientazioni: una New York fredda in contrasto con una New Orleans caldissima e pulsante. La musica, il gumbo. 
Personaggi ben caratterizzati e un cast brillante. Mickey Rourke, il protagonista, è ancora in possesso del suo vero volto non stravolto dalla chirurgia plastica: espressivo, intrigante, ambiguo e totalmente nel ruolo. Madido di sudore, sfinito. Davvero da applausi. Robert De Niro spaventoso come non mai e subdolo: un'interpretazione inconsueta ma azzeccata. È presente una Lisa Bonet che non ci si aspetta (in quegli anni era impegnata nella famosissima sitcom I Robinson) dato che prende parte a riti esoterici e a scene di sesso violento. E l'affascinante Charlotte Rampling, anche se compare per poco, lascia come sempre il segno. 
Un film angosciante e oscuro, macabro, pieno di ritmo e di tensione, che si snoda in maniera non banale fino ad un finale che più a sorpresa di così - anche se il pubblico l'aveva subodorata - non poteva esserci, risultando al contempo non forzato, ma una conclusione naturale. 
Un pugno allo stomaco che sconvolge (certe scene ad effetto fanno inorridire), turba, suggestiona, ammalia. Altra grande opera di Alan Parker. 
Da vedere assolutamente (magari lontano dai pasti). Consigliatissimo. 


Voto: ***1/2






Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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