venerdì 20 maggio 2016

CULT - Spartacus di Stanley Kubrick, film epico/storico/di guerra pieno di poesia e di forza sia visiva che narrativa. Con un cast ricchissimo. Kirk Douglas è un protagonista perfetto: riesce ad umanizzare la figura del suo personaggio con un'interpretazione piena di sensibilità

Oggi vi voglio parlare di un film di molti anni fa. Un cult di genere, un colossal diretto da un grandissimo autore e regista.
Mi riferisco a Spartacus di Stanley Kubrick.
Ecco la recensione:




 
Spartacus di Stanley Kubrick del 1960. Con Kirk Douglas, Laurence Olivier, Jean Simmons, Charles Laughton, Peter Ustinov, John Gavin, Tony Curtis, Nina Foch, John Ireland, Herbert Lom, John Dall, Charles McGraw, Joanna Barnes, Harold J. Stone, Woody Strode,Peter Brocco, Paul Lambert, Robert J. Wilke, Nick Dennis, John Hoyt, Frederick Worlock, Dayton Lummis, Jil Jarmyn, Jo Summers, Lili Valenty, James Griffith, Joe Haworth, Dale Van Sickel, Vinton Hayworth, Peter Brocco. (190/198 min. ca.)
I secolo a.c.. Spartacus (Douglas) è uno schiavo che viene scelto da Lentulo Batiato (Ustinov) per la sua scuola di gladiatori di Capua. Ben presto, dopo un po' di addestramento, Spartacus viene messo alla prova e un giorno, stanco dei soprusi delle guardie romane contro lui e i suoi sfortunati compagni, scatenerà una rissa che porterà alla loro fuga e libertà. Quindi, una volta libero e trovatosi con Varinia (Simmons), una bella schiava di cui era innamorato, ricambiato, decide di costituire un esercito per sconfiggere Roma. Ma dall'altra parte c'è Marco Licinio Crasso (Olivier), uomo spietato ed imbattibile che farà di tutto per vincere la guerra e ucciderlo. 















Film epico/storico/guerra (e chi più ne ha più ne metta), vero e proprio colossal, scritto da quel Dalton Trumbo che fu messo nella lista nera dei comunisti, prodotto dal protagonista Kirk Douglas e diretto da uno Stanley Kubrick ovviamente più impersonale ma anche molto deciso. 
Si sentono la passione, la grinta, la capacità di realizzare un'opera complessa. 
Visivamente notevole (soprattutto durante gli accampamenti, di notte o nelle scene dei corpi a terra) per fotografia, scenografie e costumi, riesce ad introdurre il personaggio di Spartacus in modo impeccabile, tale che lo spettatore non può che parteggiare fin da subito per lui (la sua amata e la sua causa). 
Molte immagini colpiscono per una rara poesia (l'esercito del popolo messo in piedi da Spartacus che si gode la momentanea felicità e libertà insieme alle famiglie, oppure Spartacus che dichiara il suo amore eterno a Varinia - le scene d'amore sono tutte molto passionali e tenere al contempo -, o ancora, quando spiega il suo modo di vedere quella guerra contro i romani. Lì il montaggio alternato con Crasso che tiene lo stesso discorso per la sua gente, fa il resto). 
Ottima la sequenza, davvero maestosa da lasciare senza parole, dell'avvicinamento dei due eserciti, perfettamente coreografata. 
Enorme peso, ovviamente, ha anche il cast. Kirk Douglas sembra crederci e regala un'interpretazione indimenticabile e ricca di sfumature. Il grande Laurence Olivier è convincente nel ruolo del cattivo. Peter Ustinov (che vinse anche l'Oscar) e Charles Laughton sono impagabili, istrionici. Jean Simmons offre una performance dolente ma misurata, anche grazie alla sua figura dolce, mai lasciva. Tony Curtis appare poco ma ha un ruolo importante e lo interpreta in maniera incisiva. Ma tutti, nessuno escluso, sono delle belle spalle, hanno il piglio giusto, la fisicità adatta. 
Un film interessante che, nonostante la lunghissima durata (198 minuti la versione restaurata), appassiona e coinvolge. Ottima anche la colonna sonora di Alex North che non prevarica sulle immagini. 
Non è il solito colossal hollywoodiano: si capisce immediatamente che a dirigerlo è un regista capace a giostrare tutti gli elementi. Quattro premi Oscar vinti (Attore Non Protagonista, Scenografia, Costumi e Fotografia). 
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo.


Voto: ****








Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











  
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