mercoledì 6 aprile 2016

Mr. Nobody di Jaco Van Dormael, film di fantascienza e dramma sentimentale bizzarro, visivamente d'impatto. Con Jared Leto protagonista perfetto. Inspiegabilmente non distribuito da noi in Italia ma già un cult

Oggi vi voglio parlare di un film di pochi anni fa. Un film che qui in Italia non ha avuto distribuzione, pur essendo una pellicola interessante.
Mi riferisco a Mr. Nobody di Jaco Van Dormael.
Ecco la recensione:




 
Mr. Nobody di Jaco Van Dormael del 2009. Con Jared Leto, Sarah Polley, Diane Kruger, Linh Dan Pham, Rhys Ifans, Natasha Little, Toby Regbo, Juno Temple, Clare Stone, Thomas Byrne, Audrey Giacomini, Emily Tilson. (141 min. ca.)
2092, futuro distopico. Nemo Nobody (Leto) è un uomo che sta per compiere 118 anni ed è l'unico essere mortale rimasto. I suoi ricordi sono confusi e dal racconto che fa con uno psicologo (durante una seduta di ipnosi) e poi con un giornalista si capisce che ha amato tre donne, ma con che modalità non è dato saperlo, né se quel che dice è reale o meno. 























Pellicola di fantascienza/sentimentale/drammatica che nella storia (non solo per l'andamento al contrario ma anche per la tematica delle scelte che si compiono e che determinano tutta la nostra esistenza) può ricordare Il curioso caso di Benjamin Button* (quasi suo coetaneo), ma anche, per la bizzarria, le opere di Jonze, Kaufman, Gondry e addirittura c'è un richiamo a 2001: odissea nello spazio di Kubrick. 
Vite parallele e linee temporali sempre mal sfruttate, amori corrisposti e amori contrastati, è visivamente ed emotivamente di impatto, con un uso ottimo del montaggio e dell'abbinamento musica (brani anni '50, musica classica e originale di Pierre Van Dormael) e immagini. 
Poetico ed enigmatico, ha un cast perfetto. Dal protagonista Jared Leto, così espressivo ed al contempo delicato, totalmente in simbiosi con i toni onirici e surreali. Ma anche gli altri sono bravi: Sarah Polley è bravissima ad interpretare la depressa cronica, Diane Kruger è molto affascinante, Juno Temple, Anna a quindici anni, ha carisma. In parte anche Toby Regbo e il piccolo Thomas Byrne. 
Inconsueto ed inspiegabilmente snobbato dalla distribuzione (non è neanche mai stato doppiato in italiano. Si trova in rete, con i sottotitoli fatti - benissimo - da siti amatoriali. E ovviamente non è mai stato proiettato qui in Italia, se non per la 66a Mostra del Cinema di Venezia a cui aveva partecipato), è un film inquietante e complesso che va vissuto più che capito. Uno sforzo notevole e ambizioso per il regista (che è altresì lo sceneggiatore e autore del soggetto). Già un cult. 
Da vedere. Consigliatissimo.

*Mia recensione 
Voto: ***/***1/2



 



Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate? 












  
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