venerdì 5 febbraio 2016

Spectre di Sam Mendes, nuovo quarto capitolo sul famoso agente 007 tutto azione e poca sostanza (e stavolta anche con personaggi caratterizzati male). Affascina e coinvolge, ma un po' delude

Oggi vi voglio parlare di un film recente. Un film commerciale in tutto per tutto, ma affascinante. Un nuovo capitolo sull'agente 007.
Mi riferisco a Spectre di Sam Mendes.
Ecco la recensione:





Spectre di Sam Mendes del 2015. Con Daniel Craig, Christoph Waltz, Léa Seydoux, Ralph Fiennes, Ben Whishaw, Naomie Harris, Dave Bautista, Monica Bellucci, Rory Kinnear, Andrew Scott, Jesper Christensen, Alessandro Cremona, Peppe Lanzetta, Stephanie Sigman, Judi Dench. (148 min. ca.)
Nuovo capitolo sul famoso Agente 007. James Bond (Craig) questa volta - su messaggio ricevuto dalla defunta M (Dench) - dovrà provare a sconfiggere l'organizzazione SPECTRE, con a capo il misterioso (e vecchia conoscenza dello stesso Bond) Ernst Stavro Blofeld (Waltz). 















Pellicola tutta evoluzioni, lotte, inseguimenti, rincorse, esplosioni, effetti speciali. Nella norma per 007 (soprattutto per gli ultimi tre film). 
Quarta volta per Daniel Craig nei panni di Bond, seconda volta per il regista Sam Mendes come regista dopo Skyfall*. 
Il risultato è un blockbusterone ben confezionato, con l'azione che si svolge in Messico, a Roma, in Austria, a Tangeri e infine a Londra. 
Gli effetti speciali e l'uso del computer sono funzionali alla narrazione, anche se a volte possono sembrare esagerati (ma se non è eccessivo non si tratterebbe di James Bond, da sempre). Visivamente è impeccabile, purtroppo però la trama è debole, ancora più debole, se possibile, di Quantum of Solace*. Si siede troppo su quanto già raccontato negli altri capitoli. Ed è un peccato perché il gruppo di attori funziona. 
A parte il cameo dell'amante per una notte sedotta e abbandonata interpretata da Monica Bellucci, la bond girl stavolta è Léa Seydoux, una con carattere, il carisma, la faccia giusta e sì, è veramente un'attrice con la "a" maiuscola che in questo caso si prende molto spazio. Cosa che non dispiace. Sarebbe bravissimo anche Christoph Waltz - anzi, lo sarebbe stato sulla carta -, peccato che il suo villain sadico funzioni a tratti e non abbia una caratterizzazione forte come lo era stato per Javier Bardem in Skyfall ad esempio: rimane un po' in ombra, proprio come viene presentato. Anche Ralph Fiennes si vede poco (e onestamente è mancata tanto la figura di M.. O, per meglio dire, Judi Dench). Ben Whishaw nei panni di Q è simpatico, ma anche lui inconsistente. Gli altri fanno la loro ma senza spiccare. Su Daniel Craig non si discute (anche se sembrava più annoiato perfino lui, ha la fisicità giusta). 
Un film che poteva dare molto, ma che alla fin fine ha reso il cinquanta percento delle sue possibilità. Se con Casino Royale* e Skyfall si rimaneva perfino estasiati ed esaltati alla fine della visione - e durante, certo - qui si capisce che è stato realizzato una buona pellicola d'azione e stop. Qualche scena ricca di tensione e che fa sobbalzare c'è (com'era ovvio): ad esempio la lotta dentro l'elicottero all'inizio (le riprese aeree poi sono sempre meravigliose) ma manca quel qualcosa, quel guizzo, quel fascino, quel brio che potevano rendere originale il solito prodotto scontato, che si guarda perché "è James Bond". 
Comunque da vedere per curiosità. Consigliato a metà. (Anche la canzone Writing's on the Wall tema portante cantata da Sam Smith è un po' moscia e anonima. Tutto sommato però si merita la nomination all'Oscar, almeno per la suggestione che riesce a creare con i titoli di testa). 

*Mie recensioni
Voto: **1/2






Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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