lunedì 22 febbraio 2016

Luna di fiele di Roman Polanski, dramma/thriller erotico pieno di tensione. Volutamente eccessivo, volgare, provocatorio. Con un bel cast

Oggi vi voglio parlare di un film di parecchi anni fa. Un film molto particolare, diretto da un autore altrettanto particolare e molto amato.
Mi riferisco a Luna di fiele di Roman Polanski.
Ecco la recensione:




 
Luna di fiele (Bitter Moon) di Roman Polanski del 1992. Con Hugh Grant, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Peter Coyote,Victor Banerjee, Sophie Patel. (138 min. ca.)
Nigel (Grant) e Fiona (Scott Thomas) sono una giovane coppia in crociera per il loro sesto anniversario e per le feste di Natale. Sulla nave faranno la conoscenza di Oscar (Coyote), costretto su sedia a rotelle, e la sua giovane e conturbante moglie Mimi (Seigner). Nigel viene sedotto subito da Mimi e Oscar vuole invece raccontargli a tutti i costi i dettagli privatissimi (soprattutto sessuali) della loro relazione. Nigel è confuso ma tentato e ben presto questa torbida storia coinvolgerà anche Fiona. 
























Pellicola - a metà strada tra il dramma, il thriller e l'erotico - tratta dal romanzo omonimo di Pascal Bruckner. 
Stile riconoscibile del regista (ma quasi "depalmiano" - tra l'altro Coyote ha lavorato proprio con De Palma anni dopo - e "cronenberghiano"), che ancora una volta parla dell'eros, delle perversioni dell'uomo e della dipendenza amorosa con dominazione e sottomissione. Lo fa in modo sfacciato, provocatorio, volutamente volgare, mostrando e facendo dire di tutto al personaggio di Peter Coyote (davvero inquietante). 
Gli attori sono bravissimi. Da Hugh Grant timidino che non osa mai completamente, a Peter Coyote, per l'appunto, davvero repellente, totalmente in parte. Da Emmanuelle Seigner sempre a suo agio in questi ruoli da femme fatale e qui davvero senza freni, a Kristin Scott Thomas, che interpreta un ruolo apparentemente innocuo ma molto affascinante (con sorpresa). 
Polanski ha sempre una grande capacità nel saper sfruttare gli ambienti, gli interni. Ogni cosa è costruita precisamente, tutti i tasselli si incastrano perfettamente (anche se qualche volta pare esserci qualche incongruenza nella messa in scena, forse per via dei tagli di montaggio) e anche i flashback non pesano, il ritmo è sostenuto. Appropriata la colonna sonora di Vangelis.
Un film "malato", ossessivo, a tratti disgustoso, che turba ma coinvolge e attrae (certe cose creano per forza suggestione).
Alla fine lo spettatore si sentirà nauseato proprio come se fosse stato in nave con i protagonisti (il mare era in burrasca. Niente è lasciato al caso). 
Particolare.
Da vedere. Consigliato. 


Voto: ***/***1/2






Il trailer:





Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata

1 commento:

  1. francamente un brutto film così come brutto era il libro. Polanski ha fatto di meglio.

    RispondiElimina