sabato 30 gennaio 2016

IN SALA - Revenant - Redivivo di Alejandro González Iñárritu. Sfida tra uomo e natura tra scenari mozzafiato con un Leonardo DiCaprio in stato di grazia (e un Tom Hardy sempre più bravo). Un gioiello di film

Oggi vi voglio parlare di un film ancora nei cinema. Un film meraviglioso di un regista bravissimo, un vero autore contemporaneo. Con Leonardo DiCaprio protagonista assoluto.
Mi riferisco a Revenant - Redivivo di Alejandro González Iñárritu.
Ecco la recensione [ATTENZIONE, immagini e testo SPOILER]:





Revenant - Redivivo (The Revenant) di Alejandro González Iñárritu del 2015. Con Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Domhnall Gleeson, Forrest Goodluck, Will Poulter, Paul Anderson, Lukas Haas, Duane Howard, Brendan Fletcher, Brad Carter, Kristoffer Joner. (156 min. ca.)
1823, Nord Dakota. Hugh Glass (DiCaprio), cacciatore di pelli, guida della sua truppa, durante la fuga da un attacco degli indiani Arikara viene aggredito e quasi ucciso da un orso grizzly. John Fitzgerald (Hardy), suo "nemico" e approfittatore, invece di eseguire gli ordini del Capitano Andrew Henry e cioè, vegliarlo insieme al giovane Bridger (Poulter), lo abbandona, uccidendo prima Hawk (Goodluck), il figlio adolescente di Glass avuto con un'indiana Pawnee. Per Glass sarà una lotta per la sopravvivenza, tra freddo, fame, ferite infette. Poi, oltre agli Arikara, dovrà stare attento anche allo stesso Fitz: tutti e due sono assetati di vendetta e vogliono ammazzarsi a vicenda. 




















Grande, grandissimo film tratto dal romanzo omonimo e ispirato dalla vita del vero Hugh Glass. La trama è semplice, i tempi sono dilatati, riflessivi, si segue il ritmo della natura. Ed è anche una sfida tra uomo e natura, sul coraggio di un uomo che farebbe di tutto per riportare in vita suo figlio e che vuole rimanere vivo per poter regolare i conti con quel brutale e viscido assassino. 
Fotografia, inquadrature maestose, scenografie, musica penetrante (ma mai invadente di Sakamoto e Alva Noto), montaggio perfetto: tutto serve per creare suggestione, suspense, per raccontare anche quando mancano i dialoghi e c'è poca azione. 
Gli attori sono eccezionali. Un Leonardo DiCaprio in stato di grazia, che per l'appunto, parla poco, si esprime a versi, rantoli, pronuncia poche parole in inglese e molte nella lingua dei Pawnee. Eppure con tutta la sua fisicità e gli sguardi riesce a creare empatia (ad esempio, la scena in cui si distende accanto al figlio morto è commovente senza che dica nulla) e a caratterizzare un personaggio difficilissimo da interpretare. Conciato malissimo, con la barba incolta, sporco, ferito quasi a morte (più e più volte), perciò camuffato, è stato in grado di dargli dignità. Una prova d'attore estenuante e sentita. L'Oscar come Migliore Attore Protagonista sarebbe meritatissimo, finalmente. Fantastico anche Tom Hardy nel ruolo del villain senza scrupoli. Non appare tanto - nei punti salienti della storia - ma regala un'interpretazione convincente. Nomination meritata. Bravo e sempre impeccabile Domhnall Gleeson (questo è l'anno sia di Hardy che di Gleeson: compaiono in tre film nominati agli Oscar in varie categorie). Bravi gli altri. 
Iñárritu dimostra che è possibile con una trama scarna realizzare un cinema di alto livello. Due ore e mezza che non stancano, che coinvolgono, fanno parteggiare per il protagonista. E se qualche forzatura c'è (le varie cadute con Glass che magicamente riesce sempre a cavarsela), beh, di nuovo, è la potenza del cinema che tutto può, è la forza di un racconto che non vuole essere per forza verosimile. 
Sulla "questione" violenza: la pellicola raggiunge picchi quasi splatter sul finale, eppure tutto è coerente. 
Un'esperienza visiva e sensoriale che va vissuta godendo di quanto viene presentato senza farsi troppe domande. Un film che travalica i generi (western, avventura, drammatico?) risultando un'opera solida e impeccabile (e non soltanto virtuosistica fine a se stessa, come era stato detto anche per Birdman*. Ma lì, se il virtuosismo c'era, era voluto). 
Il regista messicano si mette di nuovo in gioco con qualcosa di totalmente nuovo per lui (anche per il budget, il tipo di lavorazione, le difficoltà tecniche) e spiazzante, elettrizzante, magnetico anche per il pubblico. 
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo. 

*Mia recensione
Voto: ****





Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










  


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