giovedì 29 ottobre 2015

Il calamaro e la balena di Noah Baumbach, commedia drammatica su una famiglia particolare che si sta sfasciando. Piacevole e ironica, con un cast azzeccato

Oggi vi voglio parlare di un film di un po' di anni fa. Una commedia drammatica molto acuta, dal sapore agrodolce diretta e recitata benissimo.
Mi riferisco a Il calamaro e la balena di Noah Baumbach.
Ecco la recensione:




Il calamaro e la balena (The Squid and the Whale) di Noah Baumbach del 2005. Con Jeff Daniels, Laura Linney, Jesse Eisenberg, Owen Kline, William Baldwin, David Benger, Anna Paquin, Adam Rose. (88 min. ca.)
New York, metà degli anni '80. Bernard Berkman (Daniels) è un insegnante di scrittura creativa e scrittore lui stesso. Sposato, con due figli Walt (Eisenberg) e Frank (Kline), si ritrova sperduto quando la moglie Joan (Linney) comincia ad pubblicare con successo i suoi scritti (mentre il suo ultimo lavoro non lo vuole nessun editore), causando la separazione definitiva. I due ragazzi saranno ancora più turbati e ciò li influenzerà pesantemente sulla maturità e crescita.











Pellicola dal sapore à la Il grande freddo (contestualizzazione perfetta, così come la resa degli ambienti) che mescola saggiamente commedia e dramma, con dei toni un po' irreali e stranianti.
Qui però ci sono molti momenti comici/tragicomici, il linguaggio utilizzato è colorito (e non rende nella versione italiana: doppiaggio pessimo).
Interessanti le continue citazioni letterarie - ovviamente -, cinematografiche (Velluto Blu, Corto Circuito), musicali (il tema portante è Hey You di Roger Waters e i Pink Floyd, che viene cantato anche da Walt).
I personaggi sono bizzarri, un po' sopra le righe ma le situazioni semplici e realistiche bilanciano il tutto. Bravissimi tutti gli attori. Su tutti un Jeff Daniels tra il serio e il faceto: credibile, con una recitazione più asciutta del solito, per un personaggio ambiguo e particolare. Jesse Eisenberg già qui dimostrava di essere in gamba in un ruolo da nerd-sfigato-quasi autistico nei modi di fare. Owen Kline (figlio di Kevin Kline e Phoebe Cates) ha una parte un po' controversa e riesce ad essere dissacrante e divertente per essere un ragazzino. Laura Linney fa poco ma è sempre e comunque una buona spalla. Anna Paquin fa la ragazzina fatalona (una specie di Lolita) senza troppa difficoltà. William Baldwin fa ben poco, è soltanto funzionale.
Noah Baumbach ha scritto e diretto benissimo (aveva avuto una nomination come Miglior sceneggiatura Originale) senza sbavature ed esitazioni: il suo sguardo cinico, ironico e acuto su un tipo di classe sociale (media), sulla famiglia che si sfascia e gli effetti causati da questo malessere, è impeccabile.
Divertente, ben realizzato. Il finale forse arriva troppo in fretta ma è coerente con il resto dell'opera. Probabilmente potrebbe anche risultare fintamente intellettuale. Invece non si prende sul serio e ciò è sufficiente.
Da vedere. Consigliatissimo.


Voto: ***/***1/2






Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










  
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