sabato 24 ottobre 2015

Fortapàsc di Marco Risi, film che ripercorre l'ultimo anno di vita di Giancarlo Siani, giornalista d'inchiesta che venne ucciso nel 1985, a soli ventisei anni, perché considerato scomodo. Ben scritto, diretto e recitato con convinzione e naturalezza. Un'opera onesta e sentita

Oggi vi voglio parlare di un film di pochi anni fa. Un film italiano di denuncia, un film biografico che parla di una storia vera.
Mi riferisco a Fortapàsc di Marco Risi.
Ecco la recensione:





Fortapàsc di Marco Risi del 2009. Con Libero De Rienzo, Michele Riondino, Massimiliano Gallo, Ernesto Mahieux, Salvatore Cantalupo, Ennio Fantastichini, Duccio Camerini, Valentina Lodovini, Renato Carpentieri, Gianfelice Imparato, Marcello Mazzarella, Daniele Pecci, Gigio Morra, Gianfranco Gallo, Antonio Buonomo, Roberto Calabrese, Raffaele Vassallo, Kiung Mi Lee, Mimmo Mignemi, Nadia Carlomagno, Fortunato Cerlino, Salvatore Striano. (113 min. ca.)
1984. Giancarlo Siani (De Rienzo) è un giovane giornalista di Torre Annunziata che lavora presso la redazione locale de Il Mattino. Reporter di cronaca nera e di faccende legate alla camorra, comincia a interessarsi della corruzione sugli appalti per la ricostruzione delle case dopo il terremoto in Irpinia. Corruzione che coinvolge i boss locali quali Nuvoletta ed anche il sindaco (Fantastichini). I suoi articoli cominciano a dare fastidio a chi di dovere (anche se lavorativamente è stato premiato con il trasferimento nella sede di Napoli della testata) e la sera del 23 settembre 1985 viene avvicinato mentre è ancora nella sua sua auto e ucciso. A ventisei anni.











Tratto dal cortometraggio Mehari di Gianfranco De Rosa del 1999 e ispirato agli ultimi momenti du vita del vero Siani, è un film per l'appunto biografico/drammatico romanzato ma con punte di estremo realismo (nonostante qualcosa sia stato cambiato). 
Bella la ricostruzione dell'epoca e l'ambientazione non patinata e soprattutto la caratterizzazione dei personaggi. Quella del protagonista è perfetta, così com'è perfetto Libero De Rienzo nel calarsi nel ruolo: credibile, naturale, senza sovrastrutture. Un'interpretazione fantastica. Bravissimo come sempre Ernesto Mahieux. 
Ben scritto e diretto con polso mescolando - come detto - con sapienza finzione e verità, ha delle scene efficaci (anche quelle di azione). 
Un altro pregio davvero raro in questo genere è una certa compostezza, una sobrietà del rappresentare le cose: senza cercare la macchietta a tutti i costi, senza abbondare lì dove non ce n'è bisogno. Sincero, delicato ma al contempo incisivo, appassionante, dal ritmo sempre teso, che riesce nell'intento sia di intrattenere sia di raccontare una brutta pagina della nostra Italia (quella dei buoni, dalla parte giusta), facendo anche riflettere. 
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo.


Voto: ***1/2




Il vero Giancarlo Siani



Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










  
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