giovedì 3 settembre 2015

Ex Machina di Alex Garland, fantascienza con una spruzzata di thriller, per un film affascinante ma che sa di già visto. Bravissimi gli attori, suggestivo il contesto

Oggi vi voglio parlare di un film recente (pochi giorni fa circolava ancora nelle sale). Un film di fantascienza che è stato un po' sopravvalutato, per i contenuti già visti e le situazioni prevedibili. Eppure convince.
Mi riferisco a Ex Machina di Alex Garland.
Ecco la recensione:




Ex Machina di Alex Garland del 2015. Con Domhnall Gleeson, Alicia Vikander, Sonoya Mizuno, Oscar Isaac, Corey Johnson. (108 min. ca.)
Caleb Smith (Gleeson), è un bravissimo programmatore della società BlueBook. Viene selezionato per passare una settimana a casa (bellissima, di montagna) dell'amministratore delegato, Nathan Bateman (Isaac). In questa casa/laboratorio, Nathan ha costruito un'umanoide dalle sembianze reali di nome Ava. E Caleb è stato chiamato per cercare di testare questa intelligenza artificiale, facendola invaghire di lui, mettendola alla prova. 


























Film di fantascienza che ha una somiglianza - parziale - con A.I. - Intelligenza artificiale di Spielberg e ricorda molte altre pellicole sugli androidi, replicanti e tutta quella serie (Blade Runner insegna), ma che in realtà funziona benissimo per conto proprio per la storia ben raccontata, breve, e senza scivoloni. 
Ma anche con molte prevedibilità (anche per via della morale spiccioa della macchina sull'uomo). 
Molte scene sono interessanti, ben relizzate (l'uso delle porte a vetro blindate è eccezionale in termini di luce, fotografia, ecc....: veramente anche le scenografie, gli ambienti sono affascinanti), ma alcune scelte sono telefonate e banali, smentibili subito (soprattutto da un pubblico scafato). 
Gli attori sono bravi. Domhnall Gleeson ha un'espressività incredbile, è carismatico, in parte. Oscar Isaac qui trasformato fisicamente (capelli rasati, barba folta) è ambiguo quanto basta. Alicia Vikander è altrettanto ambigua e piacevole nel ruolo di umanoide. 
La regia è sicura, senza sbavature, così come la sceneggiatura. 
Tutto fila liscio. Forse anche troppo. 
Piacevole, suggestivo, per niente prolisso e soporifero (come spesso accade con questo genere) e fruibile anche da chi detesta la fantascienza (in qualche momento appare soltanto un film drammatico con spruzzi di fantascienza o addirittura un thriller. La commistione di generi è riuscita). 
Non il capolavoro a cui grida qualcuno, ma coinvolgente e ben fatto. 
Da vedere. Consigliato.


Voto: ***






Trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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