venerdì 28 agosto 2015

Noi e la Giulia di Edoardo Leo, commedia leggera ma ben costruita, interpretata e diretta. Gli attori sono in parte e i loro personaggi sono simpatici

Oggi vi voglio parlare di un film recente. Un film italiano scritto, diretto e recitato con impegno e creatività.
Mi riferisco a Noi e la Giulia di Edoardo Leo.
Ecco la recensione:





Noi e la Giulia di Edoardo Leo del 2015. Con Luca Argentero, Stefano Fresi, Claudio Amendola, Edoardo Leo, Anna Foglietta, Carlo Buccirosso. (115 min. ca.)
Il venditore di auto Diego (Argentero), torinese, Claudio (Fresi), che ha portato al fallimento l'alimentari di famiglia (dal 1919) ed è sull'orlo del divorzio e Fulvio, televenditore romano, burino, razzista e pieno di debiti, trovatisi per coincidenza a vedere insieme un casolare di campagna in vendita, decidono di comprarlo e di aprire così un agriturismo. A loro si unirà Sergio (Amendola), uno dei creditori di Fulvio (lavorava con lui in tv come direttore della fotografia), comunista e più in avanti Elisa (Foglietta), giovane lasciata all'altare ed ora incinta di uno dei tanti che ha avuto. Dovranno fare i conti con Vito (Buccirosso), boss della camorra che li avverte che d'ora in poi dovranno pagare il pizzo. Quest'ultimo ha una Giulia Alfa Romeo con uno stereo che si accende e spegne da solo. I quattro uomini decideranno di sequestrarlo. E non è finita... 
















Tratta dal libro Giulia 1300 e altri miracoli di Fabio Bartolomei e scritta dallo stesso Edoardo Leo insieme a Marco Bonini, è una commedia leggera, intelligente e simpatica. 
I personaggi sono ben caratterizzati e un po' sopra le righe (coerentemente con i toni farseschi di tutta l'opera. Ciò permette di prendersi delle libertà anche politicamente scorrette che non danno fastidio - il prendere in giro Abu, il lavoratore di colore, ad esempio - ma fanno parte del modo di intendere le cose di Fulvio). 
Le situazioni forse sapranno di già visto, eppure c'è una freschezza nel proporle che lo spettatore viene coinvolto e si trova a partecipare attivamente. 
La regia è sorprendentemente abile non soltanto nel raccontare, ma anche nella messa in scena. Certe inquadrature sono bellissime - alcune addirittura poetiche - perfetta anche la fotografia. Ottimo l'uso degli spazi. 
Il montaggio è l'unica cosa con qualche difettuccio qui e lì dati i tagli troppo evidenti. 
Gli attori sono tutti convincenti. Da Luca Argentero con l'accento (il suo vero accento, a dir la verità) torinese in parte. Stefano Fresi è irresistibile (bella scoperta questo attore), simpaticissimo. Claudio Amendola è inaspettatamente naturale, non finto come al solito, nel ruolo del comunistaccio che ricorda molto - cosa voluta, c'è da pensare - Mario Brega. Anna Foglietta è stralunata al punto giusto e alcune scene iniziali con lei insieme agli altri fanno sbellicare. Carlo Buccirosso è credibile nella parte del boss e il suo personaggio è tratteggiato bene, come nelle commedie americane. Forse l'unico meno forte del gruppo è proprio Edoardo Leo (probabilmente per il suo Fulvio, così detestabile). 
Un film davvero divertente, che parla di coraggio e di determinazione, con la moralina spicciola (e la voce fuori campo) nel finale - un po' prevedibile ma corretto, stando all'indole dei protagonisti - che però non stride più di tanto con il resto. 
Un film divertente e realizzato con passione, qualcosa di nuovo. Intrattenimento puro ma non stupido. Da vedere. Consigliatissimo.


Voto: ***















Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











  
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