sabato 18 luglio 2015

Going Clear: Scientology e la prigione della fede di Alex Gibney, documentario che fa chiarezza sull'organizzazione americana e come abbia plagiato anche alcuni vip rendendoli dei burattini nelle sue mani. Inquietante e realizzato benissimo

Oggi vi voglio parlare di un documentario recente molto interessante e inquietante che parla della Chiesa di Scientology.
Mi riferisco a Going Clear: Scientology e la prigione della fede di Alex Gibney.
Ecco la recensione:





Going Clear: Scientology e la prigione della fede (Going Clear: Scientology and the Prison of Belief) di Alex Gibney del 2015. Con Paul Haggis, Lawrence Wright, Marty Rathbun, Mike Rinder, Jason Beghe. (120 min. ca.)
Documentario targato HBO che racconta la storia della Chiesa di Scientology, avvalendosi delle testimonianze di chi l'ha abbandonata. Dal regista Paul Haggis all'attore Jason Beghe, a chi era vero e proprio collaboratore. 
Questa associazione nata e spacciata come no-profit (ed esente da tasse perché considerata vera e propria istituzione ecclesiastica) ma che in realtà è una vera e propria associazione a scopo di lucro che plagia le menti un po' deboli o chi è portato a farsi suggestionare e vive delle "donazioni" ricevute dagli adepti, è stata fondata da L. Ron Hubbard - il quale, alla fine, dubiterà della sua stessa sanità mentale - e portata avanti negli anni da David Miscavige. 
Tra credenze e autoaiuto mediante l'E-meter che misurerebbe la massa dei pensieri e dovrebbe servire per arrivare al livello "Clear", con una purificazione della mente dai pensieri nocivi, fino all'ultimo stadio, quello in cui ti viene fornito un dossier top secret nel quale vengono raccontate cose fantascientifiche su una sorta dittatore chiamato Xenu che avrebbe traviato settantacinque milioni di persone uccise e gettate nei vulcani, le cui anime si impossessano dei neonati e non escono finché non vengono eliminate grazie a sedute con il suddetto E-meter e altre stramberie.
Insomma, soltanto una mente malata poteva inventare una cosa simile. Se all'inizio L. Ron Hubbard, scrittore e appassionato di fantascienza, diceva che l'unico modo per avere successo e fare soldi sarebbe stato fondare una Chiesa, la sua stessa creazione le si è rivoltata contro facendolo impazzire. Gli stessi fedeli se considerati "persona soppressiva" o contro "Scientology" vengono vessati, torturati, rinchiusi in una sorta di campi di lavoro e obbligati a farsi del male a vicenda, ecc... Ovviamente chi ne esce verrà bandto da tutti i familiari facenti parti dell'associazione. Una cosa paurosa, mostruosa, da brividi. 
E questo documentario riesce a veicolare questa suggestione, riesce a far percepire la pazzia che sta dietro a tutto, le interviste fanno capire che tipo di manipolazioni psicologiche e intimidazioni devono sopportare gli adepti e quanto David Miscavige e la direzione tenga in considerazione (ovviamente per soldi e per paura di ritorsioni) i vip affiliati. Da Tom Cruise, pazzo isterico e burattino nelle mani di Miscavige stesso, obbligato a lasciare Nicole Kidman (sorvegliata da telecamere e cimici e i figli indottrinati per andare contro di lei così da far ottenere la custodia al padre) e a mettersi insieme con un'altra attrice, a John Travolta, ingenuo e viscido, totalmente plagiato e convinto della buona fede e dell'importanza di Scientology per la società. Cose assurde viste dall'esterno. 
Girato benissimo, con le classiche immagini di repertorio e di finzione romanzate che vengono mostrate durante gli agghiaccianti racconti, è un lavoro sincero, ben ritmato e talmente interessante che le due ore passano senza che ci si accorga. 
Un documentario imperdibile per chi si è sempre chiesto cosa fosse - anzi, che cosa sia ancora - Scientology poiché scava a fondo, narra con chiarezza e menziona tutte le concatenazioni e le varie figure senza sembrare troppo schematico. 
Un pugno sullo stomaco, quasi horror. 
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo.


Voto: ****






















Il trailer:









Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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