domenica 14 giugno 2015

Giovane e Bella di François Ozon, tematica controversa con una messa in scena piuttosto esplicita ma che si sofferma molto sul non detto e sugli sguardi dei personaggi. Bravissima la protagonista Marine Vacth

Oggi vi voglio parlare di un film francese recente molto interessante e controverso.
Mi riferisco a Giovane e Bella di François Ozon.
Ecco la recensione:






Giovane e Bella (Jeune et Jolie) di François Ozon del 2013. Con Marine Vacth, Géraldine Pailhas, Frédéric Pierrot, Charlotte Rampling. (90 min. ca.)
Isabelle (Vacth), è una diciassettenne che vive con una famiglia borghese composta da madre (Pailhas), padre (Pierrot), fratellino. Durante le vacanze d'estate perde la verginità con un ragazzo tedesco conosciuto sul posto. Il rapporto non è stato soddisfacente né bello come si immaginava. Arrivata a casa, decide di cominciare a prostituirsi sotto lo pseudonimo di Léa. Un incidente con un cliente la metterà nei guai e le darà il modo di riflettere. 

















Pellicola dalle tematiche pesantissime che ben descrive quella delicata età di transizione. 
Con naturalezza e forse con un po' di compiacimento, viene mostrato molto, senza lasciar spazio all'immaginazione. 
Diviso in quattro capitoli, ossia in quattro stagioni e relative quattro canzoni di Françoise Hardy, si sofferma molto sulle sensazioni, sugli sguardi, sui silenzi. 
Marine Vacth è bravissima ad esprimere le emozioni contrastanti e ambigue. Davvero convincente per essere così giovane e dover accostarsi ad un ruolo così complesso e provocatore. Isabelle vende il suo corpo un po' per sfida verso se stessa e gli altri. Soprattutto verso la madre, Géraldine Pailhas, credibile nelle reazioni di rifiuto della situazione e di una figlia che quasi non riconosce più. Charlotte Rampling ha un ruolo cruciale alla fine: come sempre lei è affascinate e carismatica. 
Un film complesso, che vuole soltanto raccontare una storia diversa dal solito. 
La sceneggiatura e la regia non vanno oltre un certo punto (che sembrerebbe quasi scontato) e alla fine lasciano lo spettatore soddisfatto ma dubbioso per una conclusione aperta - giocando sul non detto - ma dalla soluzione a portata di mano se ci si pensa bene. 
Certo, potrà sembrare estrema come vicenda ma è ben raccontata, ha un senso. Inoltre ha un buon ritmo, è scorrevole e non è prolisso (di breve durata). 
Da vedere. Consigliato. (Per non lasciare niente al caso Ozon si è consultato con la polizia minorile insieme alla protagonista).


Voto: ***







Il trailer:









Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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