sabato 6 giugno 2015

CULT: Barbarella di Roger Vadim, sorta di b-movie e fumettone fantascientifico con intermezzi sexy. Bel cast (c'è anche il nostro Ugo Tognazzi) su cui spicca, ovviamente, Jane Fonda, che riesce a recitare bene anche in una pellicola del genere

Oggi vi voglio parlare di un film di parecchi anni fa. Un cult con una sempre ottima attrice in versione sexy.
Mi riferisco a Barbarella di Roger Vadim.
Ecco la recensione:




 
Barbarella di Roger Vadim del 1968. Con Jane Fonda, John Phillip Law, Anita Pallenberg, Milo O'Shea, Marcel Marceau, Claude Dauphin, Ugo Tognazzi, David Hemmings, Giancarlo Cobelli, Serge Marquand. (98 min. ca.)
Barbarella (Fonda), è una giovane terrestre viaggiatrice dello spazio che verrà incaricata dal Primo Ministro della Terra di andare a recuperare nella città di Sogo lo scienziato Durand Durand (O'Shea), scomparso da tempo. Barabrella si troverà ad affrontare personaggi strani e malvagi. 

























Tratto dal fumetto omonimo di Jean-Claude Forest e produzione italo-francese di Dino De Laurentiis, è un film di fantascienza ad alto tasso di kitsch (già la navicella spaziale con gli interni rivestiti di pelo rende l'idea) ma anche pieno di invenzioni e diventato presto un cult. Dai titoli di testa con la protagonista che si spoglia della tuta rimanendo nuda, alle scenografie, agli effetti speciali - primordiali, è vero, ma all'epoca non si poteva fare di meglio - ai costumi di Paco Rabanne, senza dimenticare la musica. 
Ispiratore di canzoni, mode e addirittura del nome del gruppo Duran Duran, ha belle atmosfere, è ironico e vanta di un bel cast. Dalla meravigliosa Jane Fonda che riesce ad essere convincente e brava anche in un ruolo così (poi non doveva essere lei la protagonista. Le prime scelte erano Virna Lisi, Brigitte Bardot - ispiratrice del fumetto - addirittura Sofia Loren, ma poi Vadim, allora suo marito, la convinse), a un simpatico Ugo Tognazzi, ai bravi David Hemmings a Milo O'Shea a John Philip Law (l'angelo statuario Pygar). 
Interessante commistione di generi (sì, perché oltre che una pellicola di fantascienza è anche erotica. Molte scene mostrano Barbarella coinvolta in atti sessuali castissimi o "del futuro". Come ne Il Dormiglione di Allen, anche qui viene usato il macchinario del piacere Orgasmatron), ha delle scene divertenti e particolarmente sadiche/cattive, come ad esempio quella delle bambole con i denti di ferro appuntiti che mordono la protagonista. 
Un film particolare, che a vederlo oggi appare ovviamente datato e involontariamente ridicilo, ma si può immaginare perché avesse colpito l'immaginario collettivo, vista la trasgressione e i temi (semplicisticamente) trattati. 
Da vedere per curiosità. Consigliato.


Voto: **1/2









Il trailer:









Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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