sabato 21 marzo 2015

La Migliore Offerta di Giuseppe Tornatore, film in bilico tra diversi generi che sa stupire e angosciare. Geoffrey Rush come sempre ottimo. A parte qualche lungaggine e schematicità è una pellicola che si fa guardare piacevolmente

Oggi vi voglio parlare di un film recente diretto da un regista italiano ma con interpreti stranieri.
Un film che era stato considerato anche per gli Oscar.
Mi riferisco a La Migliore Offerta di Giuseppe Tornatore.
Ecco la recensione:




La Migliore Offerta di Giuseppe Tornatore del 2013. Con Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland, Philip Jackson, Dermot Crowley, Kiruna Stamell, Liya Kebede. (125 min. ca.)
Virgil Oldman (Rush) è un famoso battitore d'asta e collezionista di mezza età che grazie all'aiuto del suo amico Billy (Sutherland) riesce ad accaparrarsi dei ritratti femminili di inestimabile valore per tenerli nascosti per suo personale piacere in una stanza blindata di casa. Virgil è inoltre maniaco dei germi, indossa perciò sempre dei guanti, non riesce ad avvicinare nessuno per il carattere brusco e non ha mai avuto una donna. Le cose cambieranno quando Claire Ibbetson (Hoeks), proprietaria di una villa con diverse cose di valore, decide di far valutare il suo patrimonio a Virgil. Ma c'è un problema: la ragazza, giovanissima, soffre di agorafobia e non esce mai. Inizierà un strano rapporto di fiducia/scontro e amore. 




















Film in bilico fra diversi generi: parte come una commedia, prosegue come un mistery, va avanti come un film sentimentale, cambia e diventa un thriller e finisce come un film drammatico. 
Il risultato è un'opera che stupisce, che appare avvincente al primo impatto ma che sembra arenarsi e diventare ripetitiva verso la metà e ha una ripresa improvvisa verso il finale che spiazza. 
Il colpo di scena qui è funzionale e lascia realmente sorpresi. Quindi il soggetto è valido, l'idea anche, tutto è molto suggestivo ma qualche lungaggine di troppo - seppur utile, col senno di poi - rende il tutto un po' troppo pesante. 
Inoltre soffre di poco respiro, sembra troppo schematico. 
Gli attori sono bravi. O almeno Geoffrey Rush è come al solito un vero gigante. Qui non si smentisce. Dolnald Sutherland riesce come sempe a fare benissimo il personaggio ambiguo: bravissimo. Jim Sturgess fa la sua parte. Sylvia Hoeks, modella e attrice è eteriea e sfuggente, insignificante. 
La regia di Tornatore ha lo stesso difetto di cui sopra: sembra imbrigliata. 
La colonna sonora di Morricone è al di sotto dei suoi standard. 
È comunque un film coinvolgente, affascinante, che ha dei momenti di puro stupore e lascia un velo di tristezza e angoscia. 
Da vedere. Consigliato.


Voto: **1/2/***







Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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