domenica 11 gennaio 2015

Locke di Steven Knight, piccolo grande film girato tutto in un abitacolo. Claustrofobico, teso e coinvolgente, è diretto con polso ed intelligenza, scritto divinamente ed interpretato da un Tom Hardy credibilissimo e naturale che regge tutto il peso sulle sue spalle. Una vera, entusiasmante sorpresa

Oggi vi voglio parlare di un film recente e probabilmente uno dei più belli ed entusiasmanti del 2014. Un film tutto girato in un ambiente, di notte.
Mi sto riferendo, come avrete capito, a Locke di Steven Knight.
Ecco la recensione:





Locke di Steven Knight del 2013. Con Tom Hardy e le voci di Olivia Colman, Ruth Wilson, Andrew Scott, Ben Daniels, Tom Holland, Bill Milner, Alice Lowe, Danny Webb, Lee Ross, Kirsty Dillon, Silas Carson. (85 min. ca.)
Ivan Locke (Hardy), capo cantiere per una ditta di costruzioni, viaggia in auto da solo, di sera, per andare in ospedale e stare vicino alla donna con cui ha avuto una storia di una notte sola ma che è rimasta incinta. Sarà impegnato a organizzare telefonicamente una colata di cemento importantissima per il giorno dopo (la sua direzione è cruciale per la riuscita) e dovrà affrontare la moglie, la delusione dei figli per non essere a casa con loro a guardare una partita e la donna per la quale sta rischiando tutto. In tutto questo aleggia il "fantasma" del padre, uomo irresponsabile che l'ha abbandonato da piccolo. 








Piccolo grande film girato tutto di notte dentro un'automobile, con la cinepresa che segue praticamente soltanto il protagonista, alternando soltanto inquadrature sulla strada percorsa. Nient'altro. 
Eppure l'ansia è palpabile, il ritmo non è mai calante, la tensione non lascia mai lo spettatore, che anzi si lascia coinvolgere dalla vicenda di Locke, uomo sfortunato e disperato che in una notte sta perdendo tutto o che forse vedrà l'inizio di una vita diversa. 
Il merito della riuscita è soprattutto della sceneggiatura con dei dialoghi semplici ma incalzanti e realistici ed ovviamente dal soggetto molto lineare e altrettanto semplice (l'idea era già di partenza buona, dunque problemi non ce ne sono stati). 
Il resto lo fa Tom Hardy che viene tampinato per tutta la durata della pellicola: è lui che regge tutto in realtà. La sua naturalezza nel parlare, nel muoversi (poco) all'interno dell'abitacolo - per cercare un fazzoletti, documenti e altro - colpisce e affascina. 
Le voci degli altri attori sono tutte espressive e in parte, credibili. 
Un ottimo risultato per un film che ha fatto tanto con pochi mezzi (è stato girato in otto giorni con un budget basso), senza passi falsi. Uno dei film del 2014 stilisticamente più interessanti, che non può essere etichettato in un genere.
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo.


Voto: ***1/2/****







Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











  
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