giovedì 27 novembre 2014

Un cuore in inverno di Claude Sautet, film sentimentale su un amore mai nato e l'incapacità di vivere liberamente le emozioni. I tre protagonisti sono bravissimi (Auteuil su tutti), la regia è solida ed elegante, la sceneggiatura è perfetta. Gioiellino

Oggi vi voglio parlare di un film sentimentale/drammatico di qualche anno fa realizzato benissimo e recitato altrettanto (soprattutto dal protagonista). Una pellicola in cui tutto fila perfettamente.
Mi riferisco a Un cuore in inverno di Claude Sautet.
Ecco la recensione:




 
Un cuore in inverno (Un coeur en hiver) di Claude Sautet del 1992. Con Daniel Auteuil, Emmanuelle Béart, André Dussolier, Maurice Garrel. (115 min. ca.)
Maxime (Dussolier) e Stéphane (Auteuil) sono due liutai. Maxime, lascia la moglie per Camille (Béart), una giovane e affascinante violinista. Stéphane e Camille cominciano a vedersi (inizialmente insieme a Maxime) per un problema al violino e si reincontrano (è lei a fare il primo passo e a cercarlo) varie volte. Stéphan è un uomo criptico, molto chiuso ma sembra essersi innamorato di Camille: c'è intesa, complicità e lo sguardo dice tutto. Quando lei gli annuncia di provare qualcosa, lui afferma che il suo era solo un gioco: voleva solo riuscire a conquistarla.


























Ispirata a alla novella La principessina Mary contenuta in Un eroe del nostro tempo (1840) di Lermontov, è una pellicola intimista, molto passionale ed al contempo delicata, che racconta una storia di un amore mai nato, la struggente delusione del non essere ricambiati e quella di un uomo egoista, arido, incapace di vivere liberamente le proprie emozioni e i propri sentimenti (neanche di amicizia), essendo molto controllato e riservato.
Tutti e tre i protagonisti (Auteuil è una garanzia) sono bravissimi e riescono a lavorare sul non detto solo con l'espressione facciale.
Diretto perfettamente, sceneggiato altrettanto, è un film pieno di ritmo cadenzato, la situazione narrata appare credibile e coinvolgente nonostante sia palesemente romanzata.
Non cade mai nella volgarità o nell'ostentazione anche nelle scene dei litigi: il contegno, la misura, la classe sono altri punti di forza.
La musica di Ravel rafforza e descrive le emozioni di Camille e dei due uomini.
Vincitore di moltissimi premi - anche a Venezia -, è un gioiellino da vedere assolutamente. Consigliatissimo.


Voto: ***1/2/****







Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










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