lunedì 6 ottobre 2014

CULT: Pink Floyd The Wall di Alan Parker, film evocativo, delirante, spaventoso, che critica la massificazione e l'abuso di potere con intelligenza grazie alla colonna sonora del concept album dei Pink Floyd - per l'appunto - che dà vita alle immagini

Oggi vi voglio parlare di un cult, di un film memorabile, che colpisce, affascina. Con la colonna sonora fulcro di tutto. E' quella che dà vita alle immagini, non il contrario.
Mi sto riferendo a Pink Floyd The Wall di Alan Parker.
Ecco la recensione:





Pink Floyd The Wall di Alan Parker del 1982. Con Bob Geldof, Kevin McKeon, David Bingham, Christine Hargreaves, Eleanor David, Alex McAvoy, Bob Hoskins. (95 min. ca.)
Trasposizione cinematografica dell'album The Wall dei Pink Floyd, scritto dallo stesso Roger Waters, è dapprima una semibiografia di Waters (il padre era infatti morto ad Anzio durante la Seconda Guerra Mondiale) e successivamente un elogio alla ribellione nei confronti della massificazione artistica, culturale, sociale (per niente si vedono immagini di dittature e il protagonista viene considerato pazzo perché diverso) e all'abuso di potere. 



















Una feroce e palese critica in una dimensione onirica, surreale, delirante, che c'entra l'obiettivo anche grazie alle animazioni e a scene evocative, violente, crudissime e realmente spaventose (ancora oggi). Bravissimo e inquietante Bob Geldof (con quelle urla mute): ha la faccia giusta. Ma bravo anche Pink da giovane preadolescente, ossia Kevin McKeon. Espressivo, perfetto. 
Cameo di Bob Hoskins nei panni del manager di Pink. 
Un'opera d'arte particolare, sicuramente ostica (soprattutto per chi non ama i Pink Floyd o anche solo The Wall, ovviamente) ma di grande impatto. 
Un film diventato cult a ragione da vedere assolutamente. Consigliato.


Voto: ***1/2












Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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