lunedì 15 settembre 2014

La donna del destino di Vincente Minnelli, film che si ispira alle commedie classiche anni '30/'40 con garbo e classe. Moderatamente divertente, ha due anomali protagonisti: Lauren Bacall e Gregory Peck

Oggi voglio parlarvi di un film di parecchi anni fa che visto oggi può apparire datato (in effetti è invecchiato un po' male a mio parere) e un po' toppo ingenuotto. Una commedia però con molta classe.
Mi riferisco a La donna del destino di Vincente Minnelli.
Ecco la recensione:





La donna del destino (Designing Woman) di Vincente Minnelli del 1957. Con Lauren Bacall, Gregory Peck, Dolores Gray, Sam Levene, Tom Helmore, Mickey Shaughnessy, Jesse White, Chuck Connors, Jan Arvan. (118 min. ca.)
Mike Hagen (Peck) è un giornalista sportivo scapolo che conosce in California Marilla Brown (Bacall), disegnatrice di moda che lo aiuta a scrivere un articolo pepato ai danni di un allibratore del mondo della boxe. Nel giro di ventiquattro ore si sposano. Ma presto cominceranno a capire di essere totalmente diversi sia per stile di vita (Mike abita in un appartamentino disordinato e scialbo, Marilla in un appartamento lussuoso) che per tipo di amicizie. Ciò che porterà un po' di vitalità e che rafforzerà il rapporto saranno la gelosia di lei per Lori Shannon, una ex del marito (Gray), con cui si ritroverà forzatamente a lavorare insieme e le minacce degli scagnozzi di Martin Daylor (l'allibratore) che cercheranno di dare una lezione a Mike. 

























Elegante commedia degli equivoci che richiama moltissimo La donna del giorno (il titolo italiano non è stato dato per caso) di George Stevens con la coppia Tracy-Hepburn ma che è tratta da un racconto di Helen Rose. 
Divertente a sprazzi e con qualche gag ripetuta (il cane barbone della Shannon che si lancia in braccio di chiunque varchi la soglia di casa o del camerino), qualche trovata simpatica come il pugile/guardia del corpo di Mike che dorme con gli occhi aperti. Carini i battibecchi dei due protagonisti (la sfilata con la Bacall che studia l'ex di lui). 
E' un film, come già detto, che cerca di rifare il verso delle commedie classiche anni '30/'40 e in parte ci riesce ma in alcuni momenti appare un po' moscio, privo di quel brio e leggerezza delle suddette, forse per colpa di una sceneggiatura non proprio perfetta e per lo stile di Minnelli che può sembrare troppo appariscente, ridondante. 
Lauren Bacall all'inizio sembra fare un personaggio troppo amorevole per lei ma proseguendo diventa perfetta nell'intepretare una donna tutta d'un pezzo che cade sulla gelosia e cade letteralamente alla vista del sangue. Gregory Peck è un po' imbolsito ma si impegna. 
Tirando le somme è un film piacevole, un po' surreale e ingenuo (è invecchiato peggio di altre commedie di questo genere ed anche del citato La donna del giorno di quindici anni prima) soprattutto nel finale ma meritevole di una visione soprattutto per gli appassionati delle commedie di quegli anni. Consigliato.


Voto: **1/2









Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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