venerdì 5 settembre 2014

...e tutti risero di Peter Bogdanovich, commedia dell'assurdo, piena di nonsense orchestrata e bilanciata negli elementi. Attori in parte: la coppia Hepburn-Gazzara fa scintille. Diventato tristemente famoso per la morte (antecedente alla distribuzione) di Dorothy Stratten

Oggi vi voglio parlare di un film particolare di parecchi anni fa, famoso per la pubblicità negativa creatasi intorno per un fatto di cronaca in qualche modo collegato.
Mi riferisco a ...e tutti risero di Peter Bogdanovich.
Posto questa recensione dato che probabilmente domani vedrò il suo ultimo lavoro She's Funny That Way.
Ecco la recensione:

 


...e tutti risero (They All Laughed) di Peter Bogdanovich del 1981. Con Audrey Hepburn, Ben Gazzara, Patti Hansen, John Ritter, Dorothy Stratten, Blaine Novak, Linda MacEwen, George Morfogen, Colleen Camp, Sean H. Ferrer. (115 min. ca.) 
A New York i detective John Russo (Gazzara), Charles (Ritter) e Arthur (Novak) devono pedinare delle donne per conto dei mariti gelosi: si innamoreranno di loro. 













 


















Commedia dell'assurdo ed equivoci, un nonsense ben orchestrato, scritto, diretto ed interpretato. 
Quella che potrebbe sembrare una trama semplice, è invece ricca e complessa soprattutto da girare, con inseguimenti a piedi per le strade newyorkesi in una specie di danza (condita da musica ad hoc). 
Gli attori sono credibili: John Ritter fa sempre la parte dello sbadato e a lui sono riservate le scene più fisiche, con cadute e inciampi vari, Gazzara è il solito sornione sciupafemmine. Ruolo perfetto anche per lui. Le donne sono Patti Hansen (moglie del chitarrista dei Rolling Stones Keith Richards) nel ruolo della bella tassista, Dorothy Stratten è il tipo misterioso di cui si innamora Charles (tra l'altro la povera Stratten fu uccisa dal marito e manager geloso - poi suicidatosi - prima della distribuzione del film, che infatti è dedicato a lei. La drammatica vicenda ha creato un'aurea nefasta intorno alla pellicola); Audrey Hepburn è meravigliosa, seducente e carismatica: molto naturale, molto semplice anche nella recitazione. Il suo ruolo è piccolissimo ma si fa ricordare. (Lei e Gazzara, a quanto pare, si erano innamorati sul serio durante la lavorazione di Linea di sangue di un annetto prima). Suo figlio Sean intepreta il piccolo ruolo dell'"amico" di Dolores (Stratten)
Dunque, ci si trova di fronte ad un piccolo gioiellino che ancora una volta - se ce n'era bisogno - dimostra la bravura di Bogdanovich nel prendere un genere e sviscerarlo rinnovandolo, creando qualcosa di originale e personale. 
La lucidità con cui riesce a bilanciare tutti gli elementi è straordinaria tenendo conto altresì che se dato ad un altro un soggetto simile (che è suo, come la sceneggiatura, ricordiamocelo) il risultato sarebbe stato disastroso. Invece è coerente e ottimo anche sul lato tecnico (i movimenti di macchina che seguono i personaggi sono impeccabili). 
Forse meno divertente di altri suoi lavori in quantità di risate, ma è un film particolarissimo e da vedere assolutamente. Consigliatissimo.


Voto: ***










Film completo in lingua originale:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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