lunedì 11 agosto 2014

Boys Don't Cry di Kimberly Peirce, film che racconta la tragica storia (vera) di Teena Brendon, trasgender, interpretato magnificamente da Hilary Swank (vincitrice anche del Premio Oscar). Diretto benissimo, è una perla del cinema indipendente

Oggi voglio parlarvi di un film controverso di qualche anno fa tratto da un fatto di cronaca. Molto duro, emozionante, recitato benissimo.
Mi riferisco a Boys Don't Cry di Kimberly Peirce.
Ecco la recensione [ATTENZIONE, SPOILER]:





Boys don't cry di Kimberly Peirce del 1999. Con Hilary Swank, Chloë Sevigny, Peter Sarsgaard, Brendan Sexton III, Alicia Goranson, Alison Folland, Jeannetta Arnette, Matt Mcgrath, Rob Campbell. (114 min. ca.)
Tratto dalla storia vera della giovane transgender Teena Brandon (Swank) che dopo problemi vari con la giustizia si trasferisce da Lincoln a Falls City sempre in Nebraska. Lì conoscerà Candace (Goranson) e altri del posto tra cui John (Sarsgaard), Tom (Sexton III) e la bella Lana (Sevigny), ex ragazza di John che vive con la madre mezza alcolizzata. Si innamoreranno (Lana all'inizio non saprà che Brandon - così si fa chiamare - è in realtà una ragazza). Ne conseguiranno gelosie e paure infondate (da parte degli altri, non di Lana) e ritrosie omofobe che porteranno a violenze varie fino all'epilogo tragico. 


















Film durissimo, triste, crudo e disturbante che parte piano piano descrivendo prima bene dettagliatamente l'ambiente e i personaggi e a tre quarti culmina in una serie di situazioni difficili da digerire che fanno capire che la chiusura mentale dei finti amici di Brandon è dovuta proprio dalla desolazione nella quale vivono. 
I ripetuti stupri da parte dei due problematici ragazzi al dolcissimo Brandon sono una pugnalata per lo spettatore che soffre fisicamente. Non parliamo del terzo grado in centrale allo stesso Brandon - identico a come è stato nella realtà - con la sua confessione dei fatti e l'ammissione dell'essere in realtà una donna (anzi, un ragazzo imprigionato in un corpo femminile) e del terrificante finale. Girato benissimo, è un film indipendente a tutto tondo: certamente per le tematiche trattate ma anche per lo stile, i toni molto asciutti, il montaggio, qualche trovata visiva interessante, le riprese che catturano le immagini con grande senso di realtà. E' scritto altrettanto bene, privo di lungaggini. 
Tutti gli attori sono perfetti per i ruoli che interpretano ma ovviamente chi spicca è Hilary Swank (meritato l'Oscar come Migliore Attrice). E' impressionante la sua trasformazione fisica: sembra realmente un ragazzo. Ma ciò che risalta maggiormente è la sua capacità di immedesimazione e di essere credibile in tutte le scene, anche quelle più difficili psicologicamente. Si parteggia per lei, la si ama incondizionatamente, com'è giusto che sia. Grande lavoro il suo. 
Piccola grande pellicola molto sincera nel trattare temi delicatissimi senza censure e mezzi termini ma con una sensibilità rara. 
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo. (Bella la colonna sonora. Il titolo rimanda alla fantastica canzone dei Cure). 


Voto: ****





I veri Brandon e Lana





Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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