martedì 29 luglio 2014

Walk the Line - Quando l'amore brucia l'anima di James Mangold, film biografico su Johnny Cash e sulla sua relazione travagliata con la cantante June Carter. Ben realizzato, ben scritto e recitato benissimo (soprattutto da un appassionato Joaquin Phoenix)

Solitamente non amo molto i film biografici perché troppo macchinosi e un po' tediosi.
Il film di cui vi voglio parlare oggi è la biografia parzialmente romanzata del grande cantautore americano Johnny Cash.
Mi riferisco a Walk the Line - Quando l'amore brucia l'anima di James Mangold.
Ecco la recensione:




Walk the Line - Quando l'amore brucia l'anima di James Mangold del 2005. Con Joaquin Phoenix, Reese Witherspoon, Ginnifer Goodwin, , Robert Patrick, Dallas Roberts, Dan John Miller, Larry Bagby, Shelby Lynne, Tyler Hilton, Lucas Till. (130 min. ca.)
Film sulla vita del cantautore folk Johnny Cash (Phoenix): dall'infanzia difficile permeata dal conflittuale rapporto con il padre (Patrick) (che perdurerà per sempre, anche se verso i trentacinque anni si affronteranno in modo diverso) e la prematura morte dell'amato fratello Jack (il preferito dal padre, Till). Dopo il servizio di leva sposerà Viv (Goodwin), ragazza con cui era uscito soltanto per un mese. Quando comincerà ad avere successo (ostacolato anche dalla moglie) e a farsi conoscere con i tour inizierà ad assumere anfetamine varie e si invaghirà di June Carter (Witherspoon), intrattenitrice e cantante (che ha anche doti autorali). La relazione (più o meno platonica) andrà avanti per un decennio - dato che la donna si era sposata due volte e aveva due figlie da crescere, come Cash, d'altronde. Sarà proprio lei a salvarlo dalla sua dipendenza (era quasi morto per overdose) e a fargli iniziare una nuova vita che culminerà in un matrimonio e un sodalizio "ufficiale". 

























Interessante biopic recitato benissimo (Phoenix è una garanzia: appassionato, concentrato e perfetto per il ruolo di rbelle disadattato e problematico. Ma anche la Witherspoon - vincitrice di un Oscar per la sua intepretazione. Esagerato, a dire il vero - riesce ad essere credibile e convincente - soprattutto in qualche scena drammatica - nella parte di una donna buona e meno superficiale di quanto potrebbe apparire. Robert Patrick è un padre detestabile: perfetto. Gli altri fanno il loro lavoro. Anche Ginnifer Goodwin, la prima moglie di Cash, riesce a dare molte sfumature ad una donna invece molto insucura e manipolatrice), scritto altrettanto - non ci sono buchi. La trama per quanto ometta certe cose e si concentri più sul rapporto fra le due donne della vita del cantante e ovviamente sulla sua carriera, è molto lineare, senza troppi flashback che stancano, senza inutili lungaggini (nonostante la pellicola non sia proprio brevissima). I dialoghi sono efficaci per raccontare i personaggi e le vicende. 
La regia è ottima soprattutto nella direzione degli attori, seppur vengano usati espedienti (è una cosa riguardante anche la sceneggiatura) per far emozionare lo spettatore. 
Tutto sommato però riesce a non cadere nel trito e ritrito e ad essere pesante: si lascia seguire e appassiona. Belli e funzionali gli ambienti e la fotografia. 
Tratto dalle autobiografie di Cash è un film che potrebbe piacere agli amanti di un certo genere musicale e soprattutto ai fan del cantautore (la colonna sonora è splendida, neanche a dirlo). 
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo. 


Voto: ***1/2





I veri Johnny Cash e June Carter




Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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