mercoledì 16 luglio 2014

Love Actually - L'amore davvero di Richard Curtis. Commedia romantica che parte bene e mano a mano sfodera banalità e melansaggini da diabete. Da evitare. Cast sprecatissimo

Oggi vi voglio parlare di un film che mi ha deluso. Parte sembrando una commedia (romantica) intelligente e ben fatta e poi trascende in melansaggini, stucchevolezza e banalità "all'americana" anche se è un film inglese con un umorismo british (che solitamente mi piace) che non fa ridere neanche per sbaglio. Fa fare giusto giusto un sorrisino... So che a molti è piaciuto e probabilmente chi leggerà si troverà in disaccordo totale con me, ma purtroppo io la penso così. E non perché odio le pellicole sentimentali/romantiche: se fatte bene sono godibilissime.
Mi riferisco a Love Actually di Richard Curtis.
Ecco la recensione:



 
Love Actually - L'amore davvero (Love Actually) di Richard Curtis del 2003. Con Hugh Grant, Colin Firth, Emma Thompson, Keira Knightley, Bill Nighy, Liam Neeson, Laura Linney, Alan Rickman, Lúcia Moniz, Rowan Atkinson, Claudia Schiffer, Thomas Sangster, Heike Makatsch, Martin Freeman, Joanna Page, Andrew Lincoln, Gregor Fisher, Martine McCutcheon, Nina Sosanya, Kris Marshall, Rodrigo Santoro, Chiwetel Ejiofor, Abdul Salis, Jill Freud, Billy Bob Thornton... (135 min. ca.)
Film corale quasi ad episodi, salvo qualche intreccio nel finale all'aeroporto, che vede svilupparsi, finire o riprendere delle vicende sentimentali. 
















Cast ricchissimo, sceneggiatura discreta con qualche buco e ingenuità qua e là, regia di mestiere per un film che all'inizio diverte per come ci vengono presentate le varie situazioni ma che, mano a mano che si arriva al finale, diventa melenso, stucchevole e troppo ricattatorio: lo era anche prima, ma non in maniera così sfacciata. 
Bravissimi attori (ma sprecati): su tutti spiccano la Thompson, Firth, la Linney, Hugh Grant, i simpatici Nighy e Atkinson. Curtis, sceneggiatore e autore di pellicole di grande successo commerciale, riesce in questo caso a metterci molto, moltissimo umorismo british (il personaggio del cantante rock di mezza età ne è un esempio) che però non stempera il troppo miele e le banalità che si rincorrono: ne esce annacquato e talvolta finatamente dissacrante. Anche la musica (elemento importante per il regista di I love Radio Rock) spazia tra le hit di quell'anno a canzoni più classiche (bellissima God Only Knows dei Beach Boys, per carità) messe appositamente per creare quell'atmosfera finta e agrodolce. 
Una pellicola "alimentare" studiata a tavolino per il periodo natalizio (infatti è ambientato dalle cinque settimane precedenti a Natale) che si fa guardare storcendo più volte il naso. Sentimentalismo a buon mercato. I film romantici intelligenti e ben fatti sono altri. 
Consigliato soltanto per curiosità verso il gruppo di attori (che comunque non ci fanno una bella figura. Firth ad esempio sembra un idiota nel finale), altrimenti è perdibile. 


Voto: *1/2/**









Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento