domenica 13 luglio 2014

Bling Ring di Sofia Coppola, ritratto di una generazione superficiale e senza valori, basato sulla vicenda realmente accaduta di un gruppetto di ragazzi che, in California, ha svaligiato ripetutamente le case dei vip. Film controverso che ha diviso critica e pubblico

Oggi voglio parlarvi di un film recente abbastanza controverso, di una regista che per un motivo o l'altro fa sempre discutere.
Mi riferisco a Bling Ring di Sofia Coppola.
Ecco le recensione:




Bling Ring (The Bling Ring) di Sofia Coppola del 2013. Con Katie Chang, Israel Broussard, Emma Watson, Leslie Mann, Taissa Farmiga, Erin Daniels, Halston Sage, Nina Siemaszko, Gavin Rossdale, Stacy Edwards, Claire Julien. (87 min. ca.)
 In California, un gruppo di adolescenti frequentanti lo stesso liceo o lo stesso giro di amicizie, entrano indisturbati nelle case dei vip (tra gli altri Lindsay Lohan, Paris Hilton, Orlando Bloom) e e le "svaligiano" facendo prima un giretto di ricognizione, sfogando tutta la loro ossessione per la moda e questi personaggi famosi. Ruberanno carte di credito, auto e droga. All'inizio tutto sembra andar bene e anche se vengono a sapere che sono stati ripresi dalle telecamere di Audrina Patridge, continuano imperterriti. Purtroppo per loro però verranno sorvegliati e arrestati. Finiranno tutti in galera e dovranno sborsare una cospicua cifra. 




















Film difficile da giudicare perché realizzato (volutamente si spera) come uno di quei programmi patinati per teenager di MTV risultando vuoto nonostante la critica spicciola su questi ragazzi senza guida genitoriale e senza interessi veri. 
Essendo ispirato ad un fatto realmente accaduto (anche se si stenta a credere che queste celebrità non avessero i sistemi d'allarme inseriti o cani rabbiosi in giardino) - con alcune battute sconcertanti perché ritratto di una generazione senza valori e tutta apparenza, sono prese dalle vere interviste o interrogatori - ed in particolare ad un articolo su Vanity Fair del 2010, ci si domanda il motivo che ha spinto la regista a raccontare una cosa simile (se non per farne una critica, come detto sopra): c'è davvero poco materiale (e in effetti la durata della pellicola è sintomatica). Più di provare disgusto per questi ragazzi non si può fare. 
La sensazione che la Coppola abbia creato una bella confezione (perché sa girare. Le riprese notturne, anche grazie ad un'accurata fotografia, sono impeccabili) sul nulla viene. I dialoghi fatti di "cool", "oh yeah" e la prima oretta costituita dai furti, possono risultare noiosi. 
Bisogna ammettere che ormai la figlia di Coppola ha preso una certa direzione: quella di mostrare l'incomunicabilità e la perdizione in più ambiti (aveva già iniziato a farlo con Lost in Translation. Lo stesso tema è presente anche in ma forse anche con Somewhere), ma lo mette in scena forse in un modo che può apparire furbo. Questo non fa eccezione. 
E' un film inutile visto che il messaggio che vuole veicolare ci viene schiaffato in faccia senza mediazioni ed è trito e ritrito. Tiranto le somme però non è neanche da buttare. La Coppola riceve troppe critiche soltanto perché "figlia di...", quando invece almeno è coerente, ha un suo stile (che può piacere o risultare giustamente anche pretenzioso). Spring Breakers* di Harmony Korine dello stesso anno parla più o meno dello stesso argomento (e usa anche un linguaggio simile, stessi toni, stesse tecniche - ad esempio ralenti con musica hip hop da quattro soldi come sottofondo - stesso intento) ma ha diviso il pubblico e addirittura c'è chi lo ha elevato a capolavoro, mentre Bling Ring viene valutato quasi sempre negativamente. Come mai? 
Comunque è da vedere, almeno per curiosità (per poi semmai dire di aver perso tempo prezioso). 

* Mia recensione

Voto: **1/2






I veri protagonisti della vicenda



Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate? 













Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata

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