mercoledì 18 giugno 2014

CULT: Il danno di Loius Malle, film affascinante ed erotico sulla depravazione e i desideri nascosti all'interno di una coppia. Ottimi, sensuali i due protagonisti Jeremy Irons e Juliette Binoche

Oggi voglio parlarvi di un film affascinante, con molte scene erotiche e di sesso, un cult che mi è piaciuto abbastanza.
Mi riferisco a Il danno del regista francese Louis Malle.
Ecco la recensione:




Il danno (Fatale) di Louis Malle del 1992. Con Jeremy Irons, Juliette Binoche, Miranda Richardson, Ruperts Graves, Peter Stormare, Leslie Caron. (112 min. ca.)
Stephen Fleming (Irons) è un politico inglese che fa la conoscenza della fidanzata del figlio Martin (Graves), la bellissima Anna (Binoche). Fra di loro scatta subito un'attrazione misteriosa e cominciano una relazione passionale. Anna ha un passato problematico: suo fratello si è suicidato per causa sua (ossia, per la morbosità che aveva nei suoi confronti quando lei giovanissima si era messa a frequentare Peter, Peter Stormare). La madre di lei (Caron) coglie degli sguardi sospetti durante un pranzo e vieta a Stephen di vedere ancora la figlia. Ma l'annuncio del matrimonio fermerà il loro rapporto. Solo quando Martin casualmente lo verrà a sapere le cose cambieranno, in peggio. La vita di tutti prenderà una piega drammatica e diversa da prima. 



















Tratto dal romanzo omonimo di Josephine Hart, è un film che fa della sofisticatezza e del fascino dei due protagonisti il suo punto forte. 
L'incipit non convince: sembra tutto finto e ucito pedissequamente dal libro. Insomma, lei che si presenta ad una festa e incontra il padre di lui e gli dice: "Dovevo conoscerla". Dopodiché senza dire altro si mettono d'accordo per andare a consumare in una camera d'albergo. E' una situazione non credibile. Passando oltre e stando al gioco, ci si accorge subito però che anche la riservatezza e il mistero di Anna sono poco realistici. Certo, sono queste le cose che creano tensione ma certe situazioni appaiono alquanto ridicole. Man mano che si va avanti ci si rende conto che il regista però sa come raccontare, sa cosa dire e come dirlo. 
Irons e la Binoche sono perfetti: ambigui, in grado di donare ai loro personaggi quel qualcosa di più oltre lo stereotipo. Lo sfascio familiare, la depravazione, i desideri nascosti all'interno di una coppia vengono mostrati abilmente (e in questo Miranda Richardson è perfetta, soprattutto verso la fine del film con una scena di pianto rabbioso veramente toccante). 
Molte scene di sesso e qualche nudo integrale che però non sconvolgono e che sono effettivamente funzionali alla storia. Finale d'effetto e un po' troppo romanzato come l'inizio ma che prende. 
Una pellicola diventata un piccolo cult, che è riuscita pienamente a descrivere la passione di due persone estranee. Il sex appeal e la chimica dei due in alcuni momenti sono le poche cose che possono apparire vere agli occhi del pubblico. Da vedere per curiosità.
Bella e significativa la tagline del film, che lo riassume perfettamente:
"Ho subito un danno. Le persone danneggiate sono pericolose. Sanno di poter sopravvivere. È la sopravvivenza che le rende tali perché non hanno pietà. Sanno che gli altri possono sopravvivere, come loro"
 

Voto: ***
















Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)

2 commenti:

  1. l'ho visto per la prima volta nel settembre 2019 ed il mese dopo.poi l'ho rivisto nell'ottobre 2019.dopo l'ho "stravisto"sul p.c.è un film stupendo e mi ha colpito tantissimo.Jeremy Irons ha superato sé stesso in questo film,che sembra fatto apposta per lui.straziante e commovente

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  2. intendevo scrivere che l'ho rivisto anche nel mese di Aprile 2020.ho parlato di questo film a persone che conoscono Irons più per altri film che per questo.ritengo che questo film mostri con molta discrezione le scene di sesso.mi chiamo Maura

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