giovedì 1 maggio 2014

Dallas Buyers Club, film di Jean-Marc Vallée che riesce a trattare più temi importanti con la giusta misura e convinzione. Stupende e struggenti le performance (premiate con l'Oscar meritatamente) dei due protagonisti Matthew McConaughey e Jared Leto

Salve a tutti! Non vi farò gli auguri di Buon 1 maggio perché non c'è niente da festeggiare mi pare.
Quindi passo subito a parlarvi di un film recente, che ha fatto discutere e che ha vinto tre Oscar: due per gli attori (Protagonista e Non Protagonista) e uno per il trucco. Tutti meritati (anche se il Premio per il Migliore Attore Protagonista era un bel testa a testa con Di Caprio).
Ma veniamo al dunque. Mi sto riferendo a Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée.
Ecco la recensione [ATTENZIONE, la prima parte contiene SPOILER]:




Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée del 2013. Con Matthew McConaughey, Jared Leto, Jennifer Garner, Denis O'Hare, Steve Zahn, Griffin Dunne. (117 min. ca.)
Nel 1985, in Texas, Ron Woodroof, un elettricista/vaccaro rude e omofobo, tossicodipendente e dedito al sesso non protetto (McConaughey) si ammala di AIDS (prima contrae il virus dell'HIV, ma quando lo scopre è già passato nell'altro stadio). Facendo ricerche scopre che è in via di sperimentazione un farmaco di nome AZT che in ospedale somministrano con un placebo usando le persone come cavie per la FDA. Lo prova e peggiora. 
Andando in Messico grazie ad una "soffiata" di un lavorante dell'ospedale conosce il dottor Vass (Dunne) che lavora e cura illegalmente gli ammalati di AIDS con, tra l'altro, peptide T. 
Torna a casa con delle scorte e si mette a venderle agli ammalati facendo un prezzo base di iscrizione ad una specie di club (Dallas buyers club, per l'appunto). Si unirà a lui diventando socio il transgender Ryon (Leto), conosciuto durante il secondo ricovero. Nonostante l'antipatia e l'omofobia si creerà una vera amicizia. Nel frattempo, tra controversie, la morte di Ryon, trasferte in altri paesi, perquisizioni e confisca dei medicinali, riuscirà a farsi amico anche della dottoressa Eve Saks (Garner) che per aiutarlo (le statistiche di Ron parlavano chiaro sull'efficacia dei farmaci venduti illegalmente mentre quelle sull'AZT mostravano un peggioramento veloce dei pazienti) si fa quasi licenziare. Ron porterà avanti in tribunale la sua richiesta di approvare la peptide T, lei farà abbassare i mm di AZT ai pazienti in cura. Il primo processo lo vede perdente, ma poi anche la FDA lasciò usare ai pazienti la peptide T per uso personale. Ron morì nel 1992, sette anni dopo la diagnosi della malattia. 











Film molto interessante che indaga sul potere delle case farmaceutiche ed insieme è un film biografico, dato che Woodroof è esistito veramente. Ben scritto e ben realizzato, con scene forti fin dai primi secondi, è basato quasi esclusivamente sulla figura di Ron interpretato da un mai così bravo McConaughey che per questo ruolo è dimagrito dieci chili diventando scheletrico, apparendo così veramente malato. Impressionante sia esteticamente che per la sua performance. Chi non lo apprezzava (come la sottoscritta) si può ricredere. Certo, hanno fatto molto il trucco e il fisico ma lui è stato veramente credibile. Oscar meritato sicuramente (per quanto Di Caprio in The Wolf of Wall Street di Scorsese gli abbia dato del filo da torcere. Mettiamola così: sono pari). 
Un altro attore convincente e che colpisce per la spontaneità (e il rischio caricatura era alto qui) è Jared Leto: davvero in parte nel ruolo del sensibile Ryon (è calato tredici chili e ha dovuto trasformare letteralmente il suo corpo). Un'interpretazione misurata e toccante. Oscar meritato anche per lui. 
Ma anche gli altri non sono male, neanche Jennifer Garner, la quale solitamente risulta abbastanza incapace. 




Non un capolavoro di pellicola, ma il suo lo fa, non si tira indietro anche se appare un po' manierato, didascalico, scolastico in certi punti (ma sono i difetti di quasi tutte le biografie). Colpisce senza essere pedante o noioso. Da vedere assolutamente.


Voto: ***1/2











Il trailer:





Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?








(Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata

2 commenti:

  1. Uno dei miei film preferiti dell'anno.

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  2. Bellissimo, sì. Mi ha colpito moltissimo. E' realizzato molto molto bene e recitato ancora meglio.

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