lunedì 21 aprile 2014

Le onde del destino, film cult di Lars Von Trier duro, ostico e strambo dai toni grotteschi con una inquietante Emily Watson

Buona Pasquetta a tutti! (E Buona Pasqua in ritardo...)
Oggi vi voglio parlare di un film che molto allegro non è e che forse - anzi, sicuramente - non interesserà a chi è ancora con i piedi sotto al tavolo, ma io sono così, un po' controcorrente...
Perciò, dicevo, il film a cui mi riferisco è ormai un cult di Lars Von Trier: Le onde del destino.
Ecco la recensione:




Le onde del destino (Breaking The Waves) di Lars Von Trier del 1996. Con Emily Watston, Emily Watson, Stellan Skarsgård, Katrin Cartlidge, Adrian Rawlins. (159 min. ca.)
In Scozia, Bess, una giovane donna schizofrenica (Watson) dopo la morte del fratello si sposa con Jan (Skarsgård), forse la sola persona che riesce ad accettare il suo essere strambo e che la desideri fisicamente. Infatti hanno continui rapporti molto passionali. Però questi lavora in una piattaforma. Un giorno ha un incidente e rimane paralizzato. Allora implora Bess di trovarsi altri amanti e poi di tornare da lui a raccontargli cosa hanno fatto. Bess che è ingenua e ama totalmente Jan non ci pensa due volte anche se facendo ciò verrà cacciata dalla chiesa calvinista a cui è fermamente, fedelmente (e obbligatoriamente) devota. Ed è solo una parte delle tagedie che accadranno.








Storia triste di degrado, perdizione, ricerca di spiritualità e di calore umano. 
Von Trier la suddivide in capitoli e li scandisce bizzarramente con stupendi brani rock anni '70 (Procol Harum, Elton John, Deep Purple, Jethro Tull, David Bowie...). 
Pazzia, irrequietezza, speranza, fino all'epilogo così onirico (quasi alla De Sica di Miracolo a Milano), con una Emily Watson in parte ed inquietante, davvero brava, a fare la tenera pazza, stramba - e molto spesso snervante (anche per quel sorrisetto sempre stampato in faccia) - Bess. 
Un film dal taglio quasi documentaristico con la camera a spalla e il montaggio imperfetto (in pieno stile Von Trier e il suo Dogma) che prende nonostante i tempi lunghi e la durata. 
Tragico e ostico, durissimo, grottesco, non è sicuramente un film per tutti i palati. Forse ha bisogno di più visioni per essere apprezzato. Comunque da vedere.


Voto: **1/2














Il trailer:





Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?








(Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)

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