mercoledì 26 marzo 2014

The Poker House, orrendo film basato sull'adolescenza della regista (e attrice) Lori Petty con Jennifer Lawrence nel suo primo ruolo da protagonista

Oggi voglio parlarvi di un film da dimenticare. Sinceramente devo ammettere che l'ho visto soltanto per la presenza di Jennifer Lawrence nel suo primo ruolo da protagonista. Lei è brava indubbiamente, piena di talento, espressivissima, ma il film fa acqua da tutte le parti. Il titolo è The Poker House dell'attrice Lori Petty (che ricordo in Ragazze vincenti a fianco di Geena Davis e Madonna, ad esempio).
Ecco la recensione:




The Poker House di Lori Petty del 2008. Con Jennifer Lawrence, Bokeem Woodbine, Chloë Grace Moretz, Selma Blair, David Alan Grier. (93 min. ca.)
Film che racconta la vera adolescenza della regista (e attrice). Agnes è una quattordicenne, promessa stella del basket, che vive in una casa in cui si fanno scommesse e c'è un giro di prostituzione. In mezzo a quella gentaglia troviamo il protettore di colore Duval, amante della madre (prostituta e tossica), che prima la illude facendole credere di amarla e poi la violenta. Agnes a quel punto scapperà con le amiche. 






Prima pellicola da protagonista di Jennifer Lawrence, è un film indipendente che sfoggia tutti i cliché del caso, ha scene alquanto discutibili e addirittura tristi per il poco tatto (lo stupro. La Lawrence era pronta per una cosa simile?), dialoghi imbarazzanti e recitazione sopra le righe al limite del caricaturale, in molti casi addirittura irritante. A cominciare dai senzatetto, poi Chloë Grace Moretz che con tutte quelle faccine e quegli occhi sbarrati è insopportabile e rende tutto telefonato. Va bene, era piccola, ma non c'entra, è stata diretta male. Selma Blair che interpreta la madre di Agnes è lo stereotipo fatto a persona: una fattona fintissima con la parrucca bionda e il trucco che cola. David Alan Grier è altrettanto finto nel ruolo dell'ubriacone che parla a voce alta e delira.
L'unica che si salva nel mucchio è proprio la Lawrence (a parte il finale in macchina con lei che canta con le altre e che ahimè diventa sopra le righe e imbarazzante): espressiva, davvero in gamba. (E che a me sembra recitare in modo poco controllato e allo sbaraglio quasi soltanto nei film di David O. Russell. Probabilmente essendo molto esuberante di suo ha bisogno di un freno che il regista non le dà. Perciò finisce per apparire eccessiva, esagerata). 







Comunque un film quasi del tutto da buttare. E' drammatico fine a se stesso con scene evitabili e gratuite. Capisco che sia basato su una storia vera ma ci sono modi e modi. Orrendo.
E ovviamente non lo consiglio.


Voto: *1/2 (Per la Lawrence)





La regista Lori Petty



Il trailer:



Scene del film (attenzione, contengono SPOILER):






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?






(Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata

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