venerdì 5 ottobre 2012

"In cerca di Mr. Goodbar" - Diane Keaton nel film di Richard Brooks: ritratto desolante e agghiacciante della donna nella società americana anni '70

Dato che nel post sulle mie attrici preferite avevo parlato di Diane Keaton e di "Looking for Mr. Goodbar" ("In cerca di Mr. Goodbar"), ho deciso di riportare la recensione del film:







"Looking for Mr. Goodbar" ("In cerca di Mr. Goodbar"), del 1977 (da me visto in lingua originale). Film introvabile di Richard Brooks con Diane Keaton e Richard Gere. (135 min. ca.)
Terribile. Nel senso che è tristissimo, violentissimo. Theresa Dunn (Diane Keaton), figlia di ferventi cattolici irlandesi affetta da scoliosi (che la fa sentire diversa), è una maestra di bambini sordomuti di giorno ma di notte si trasforma, girando per i bar in cerca di compagnia, forse pensando che il sesso sia la soluzione a tutti i suoi problemi. Epilogo inenarrabile. Diane Keaton nello stesso anno di "Io e Annie" interpreta un ruolo (altrettanto) difficile, per niente scontato, drammatico ed effettivamente è il traino della pellicola. Interpretazione meravigliosa e che, a dispetto dell'argomento, ricorda moltissimo Katharine Hepburn (ma questo sempre). Brooks è bravissimo a dipingere l'altra faccia de "La febbre del sabato sera" (anche se a dirla tutta, anche quel film se lo si analizza a fondo non è per niente soltanto ballo e musica): disperazione, solitudine, la necessità di sballarsi per divertirsi, drogarsi, cercare sesso senza amore e che ha similitudini anche con "Taxi Driver". Il finale è agghiacciante, raccapricciante da star male (capisco che all'epoca sia stato vietato ai minori di 18) e memorabile. Bella colonna sonora disco. Un cult degli anni '70 sottovalutatissimo, "underground" forse si potrebbe azzardare, ma che insieme alle pellicole che trattano gli stessi argomenti, rende bene l'idea della società americana dell'epoca. Le donne erano ancora considerate soltanto quelle che dovevano stare a casa a fare la calza, gli omosessuali, le persone di colore vivevano nello schifo più assoluto, in un mondo che li ghettizzava (non che adesso sia tanto diversa la situazione in certi casi, ma insomma...). Stupendo. Da vedere preparandosi alle situazioni più squallide, lerce e terribili che possono essere mostrate in un film. (Bellissime le "fantasie" o le visioni della protagonista che ci vengono mostrate come se fossero parti integranti della scena e che divertono con una certa amarezza. I toni del film sono infatti a volte anche umoristici/ironici e fanno a pugni volutamente con il contesto. Molto realistica però come cosa).





Curiosità:
Scena divertente e un rimando a "Il Padrino" (film nel quale la Keaton ha recitato interpretando Kay Adams, moglie di Michael Corleone); Diane Keaton in una scena entra in un bar con il libro di Puzo. Gere le si avvicina, guarda la copertina e le dice: "I've seen the movie. Al Pacino is something, huh?" e lei annuisce sorridendo. - M.G.



Voto: ****

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